Dalla suite imperiale all’ottavo piano dell’hotel Principe di Savoia a Milano, il presidente De Laurentiis è stato un fiume in piena, analizzando tantissimi aspetti ai microfoni della Gazzetta dello Sport. Non risparmiando qualche attacco alla Juventus. Ecco quanto evidenziato su questo aspetto dalla nostra redazione:
Lotta scudetto: bianconeri più attrezzati? “Non sono d’accordo. Abbiamo grandi calciatori in rosa e siamo l’unico club di Serie A senza debiti con le banche. Siamo cresciuti tanto da quando ho preso la società su di un pezzo di carta in tribunale. Oggi il Napoli fattura un terzo della Juve, ma i nostri conti sono migliori dei loro. La Juventus però appartiene alla famiglia più potente d’Italia da 100 anni. Non è una questione di soldi, ma di rapporti che possono anche silentemente creare condizionamenti. A tutti i livelli. Un esempio? Con Sportfive loro hanno avuto in regalo due terzi dello Stadium. A me sono serviti 7 anni per transare dei finanziamenti che ho dato al Comune, altrimenti non avrei potuto giocare al San Paolo“.
Mercato ostacolato dalla Juventus? “Non sono io a dirlo. Il giro l’ho capito, ma non faccio dietrologia. Sono fatalista e allora meglio così. Stimo Politano, che era entusiasta di venire al Napoli, ma non vale tutti quei soldi. E se qualcuno mi ha fatto risparmiare 29 milioni, mi ha fatto un favore, non un torto“.
Che è successo invece con Younes? “Per gravi problemi famigliari ha scelto di ritardare l’arrivo a Napoli. Lo aspettiamo, a luglio sarà dei nostri, il contratto è già depositato in Lega, come per Ciciretti. Anche se c’è stata una triangolazione con i tedeschi amici degli amici…”
Si riferisce al Bayern, società “alleata” in Europa della Juve? Allora era vera l’interferenza bavarese sull’affare Napoli-Younes. “Lo ha detto lei, non io. Però ci pensi bene: Juve, Bayern, Eca (European club association ndr), Uefa. Ha capito il film?”
Scontro diretto decisivo per lo scudetto? “Per me no. Saranno molto più decisivi infortuni e sviste arbitrali o “varriane”, se mi consentite il termine“.
Aspetti un attimo, lei è sempre stato favorevole alla Var. Ha cambiato idea? “Assolutamente no. Sono ancora convintissimo che sia una bella novità e crea pure suspense. Però serve umiltà per migliorarla. Tipo un organo superiore che in settimana passi al setaccio tutto quello che è successo per cercare di apportare delle modifiche. A me personalmente piacciono quegli arbitri che hanno il coraggio di correre e andare a rivedere il replay di un’azione ogni volta che hanno un dubbio e possono farlo. Meno quelli che non lo fanno“.
Sembra invece che alla Juventus la Var non piaccia proprio. “Sapete come va il mondo“.
Ci dica la verità: De Laurentiis ha paura della Juve? “Io non ho paura di nessuno. Ho fatto girare film in Congo o in Nigeria, dove c’era in ballo la vita delle persone. Che paura può farmi il mondo del pallone?“
Articolo modificato 3 Feb 2018 - 20:55