Mattia Grassani, legale del Napoli, è intervenuto nel corso della trasmissione “Si gonfia la rete” su Radio CRC a proposito della vicenda legata a Younes. Il giocatore continua a prendere tempo circa il suo arrivo a Napoli in estate, nonostante abbia già firmato il contratto. Grassani ha fatto chiarezza sulla questione, rispondendo alle domande di Raffaele Auriemma.
Quello che lui dice non può prescindere dagli accordi formalizzati con la società ed i suoi legali alla presenza del giocatore. Lui può sostenere che non verrà ma il Napoli ha sottoscritto un accordo con lui entro i termini del mercato con decorrenza 1° luglio 2018. Il contratto è stato depositato e ratificato, quindi il Napoli dal 1° luglio è l’unico club titolare delle sue prestazioni sportive. Se il Napoli prenderà decisioni diverse allora si assumerà tutte le responsabilità, sia in ambito contrattuale che economico“.
Cosa succede, quindi, adesso? “Firmare per un’altra squadra è uno scenario impercorribile. Se dovesse farlo verrebbe pesantemente sanzionato, non potrebbe giocare per nessuno dei due club e dovrebbe risarcire il Napoli in termini economici importanti. E verrebbe sanzionato anche il nuovo club, qualunque esso sia, perché considerato responsabile come il giocatore. Si sente dire che i contratti hanno valore relativo ma le firme sul contratto sono di Younes e l’accordo è regolare. Se ha cambiato idea o altre motivazioni non si può non passare per il Napoli: da questo contratto non può uscirne se non con il benestare della società“.
Grassani ha quindi chiarito anche la clausola che Younes avrebbe con l’Ajax, che al raggiungimento di un numero di presenze renderebbe il rinnovo automatico. “La clausola c’è ma il giocatore non riuscirà a raggiungere le presenze necessarie, anche giocando sempre. Poi la condizione decade nel momento in cui lui prima raggiungere un accordo col Napoli. Questo lo sapevano benissimo tutti“.
Infine, una battuta su un’altra clausola, quella di Sarri. “Mi appello al quinto emendamento (la facoltà di non rispondere, ndr). Sarri è un professionista fuori discussione. Non è tempo per fare questi discorsi. Bisogna remare tutti verso un’unica direzione, poi se ne riparlerà“.
Articolo modificato 7 Feb 2018 - 19:13