Preziosa vittoria della Primavera del Napoli che piega i pari età della Lazio per 2-1 (RILEGGI QUI IL LIVE DELLA PARTITA) allontanando ulteriormente la zona playout, che ora dista 4 punti. A decidere la gara è stata un doppietta di Ciro Palmieri, attaccante classe 2000 che già contro il Milan aveva regalato il pareggio a tempo scaduto agli azzurrini, e oggi ha condotto il gruppo di mister Beoni al successo. Porta la firma di Rozzi la rete della Lazio che però non ha evitato la sconfitta ai biancocelesti.
SCHAEPER 6,5 – Poteva fare di più sulla rete subita. Il colpo di testa di Rozzi era ben indirizzato ma il pallone era lento, con un pizzico di attenzione in più avrebbe potuto fare un passo e poi tentare la parata. Si riscatta poco dopo sempre sul solito Rozzi compiendo una parata miracolosa che salva il risultato e l’intero incontro.
SCHIAVI 6 – Inizia la gara da centrale viste le squalifiche di Delly e Senese, e all’infortunio di Esposito (che dovrebbe tornare a disposizione tra un mese circa, ndr). Va in difficoltà a causa del mismatch fisico con Rozzi, Beoni lo capisce e inverte la posizione con Zanoli, facendolo tornare nel suo ruolo naturale di terzino destro.Cresce progressivamente con il passare dei minuti, copre bene e dalle sue parti Falbo non riesce mai a sfondare.
ZANOLI 6,5 – Ancora una buona prova per il terzino arrivato dal Carpi. Bene sulla fascia, soffre un po’ di più quando viene spostato al centro ma contiene bene Rozzi e Djassi. Il suo acquisto sta già fruttando punti alla compagine partenopea.
MANZI 7 – Ottima la prova del centrale classe 2000 chiamato a sostituire i titolari: e non li fa rimpiangere. C’è qualche sbavatura ma contenere il ’94 Rozzi non era assolutamente semplice. Di testa fa sentire la sua presenza, anche in fase offensiva riesce a rendersi pericoloso. Ha il merito di fornire l’assist a Palmieri per la rete dell’1-0 con una spizzata sul corner battuto da Gaetano.
SCARF 6 – Dalle sue parti la Lazio crea i pericoli maggiori, ma col passare dei minuti riesce a prendere le misure a Bari e chiude la sua gara in crescendo. Preziose anche alcune punizioni guadagnate che permettono alla squadra di rifiatare, facendo scorrere anche il cronometro.
BASIT 6 – Solita generosità e muscoli a metà campo, peccato che a volte tenda a rallentare la manovra facendo un tocco in più. Può costare caro qualche pallone perso in maniera ingenua, ma alla fine va tutto per il meglio.
OTRANTO 6 – Meno ispirato del solito il capitano, che oggi ha toccato poche volte la palla. Basit è più propositivo, ma lento. Lui invece riesce a velocizzare la manovra, ma spesso non viene servito. Il Napoli preferisce verticalizzare subito per innescare gli attaccanti negli ampi spazi concessi dalla retroguardia della Lazio, ma così facendo la manovra non passa per il centrocampo e il risultato è una serie di palloni buttati e regalati all’avversario. Quando la sfera passa per Otranto, invece, il gioco è più armonioso e gode di qualità differente. Da sottolineare un paio di percussioni non male che potevano far male alla Lazio.
MEZZONI 6 – Fisico possente e solite sgroppate sulla destra. Prezioso anche in fase di ripiegamento, peccato che sprechi una buona opportunità in contropiede stoppando male un assist al bacio di Gaetano, sparando poi col destro tra le mani del portiere della Lazio. È comunque un giocatore in netta crescita rispetto all’inizio della stagione (Dall’83’ VECCHIONE S.V. – Poco tempo a disposizione per dare un giudizio alla sua partita).
GAETANO 6,5 – Resta il faro del Napoli, seppur oggi non riesca a rendersi particolarmente pericoloso. Però mette a disposizione della squadra tutte le sue qualità tecniche conquistando falli e tenendo il pallone lontano dalla propria porta. Potrebbe anche chiudere la partita, ma Zerbin spreca clamorosamente un contropiede 2 contro 1 servendogli male un pallone solo da spingere in rete. Mette comunque lo zampino nelle due reti partenopee: prima pennella il cross da calcio d’angolo spizzato da Manzi per Palmieri, poi serve direttamente il centravanti in profondità che al termine di una grandiosa azione personale sigla il 2-0. Le fortune del Napoli passano principalmente dal suo stato di forma.
ZERBIN 6 – Consueta generosità, bravissimo a coprire anche Scarf in fase difensiva. Non lucidissimo invece in fase offensiva, soprattutto quando sbaglia un semplice passaggio per Gaetano che l’avrebbe messo in condizione di spingere il pallone in porta e chiudere l’incontro. Resta comunque uno dei punti di forza di questa squadra.
PALMIERI 7,5 – Il man of the match, senza ombra di dubbio. Due reti, una più bella dell’altra. Prima fa secco Alia con una mezza rovesciata spettacolare sfruttando una sponda aerea di Manzi, poi fa tutto da solo pochi minuti dopo: riceve palla da Gaetano, salta un difensore e va al tiro che però viene ribattuto. Recupera la sfera, se la porta sul mancino e con un tiro potente non lascia scampo alla Lazio che accusa il tremendo 1-2. Punti pesantissimi quelli raccolti con Milan e Lazio, tutti grazie alle sue reti che con oggi sono diventate 6. Non male considerando i soli 700 minuti giocati in campionato che porta la sua media realizzativa ad un gol ogni 116 minuti. In questo momento è certamente l’uomo in più della squadra di mister Beoni (Dall’86’ ENERGE S.V. – Pochi minuti in campo per poter dare un giudizio, da apprezzare la generosità con la quale rincorre ogni avversario nel poco tempo concessogli).
BEONI 6,5 – Vincere questa partita era fondamentale per la ricorsa alla salvezza. L’obiettivo oggi è un passo più vicino, e il merito è senz’altro anche del tecnico partenopeo, anche se dal punto di vista del gioco oggi si è visto qualche passo indietro. C’è comunque da dire che oggi ha dovuto reinventarsi completamente la difesa tra squalifiche e infortuni. L’intuizione di spostare immediatamente Zanoli al centro e riportare Schiavi a destra è stata vincente. La squadra ereditata un girone fa è stata completamente trasformata, un vera soddisfazione se si ripensa all’umiliante 5-0 subito a Formello dalla Lazio nell’ultima gara della gestione Saurini.
Dai nostri inviati a Sant’Antimo: Pasquale Giacometti e Giovanni Annunziata.
Articolo modificato 17 Feb 2018 - 20:25