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Serie A: potrebbe essere l’anno dello scudetto per il Napoli di Sarri

“Siamo i più belli del mondo, chi ci vede giocare si diverte”. Così si era espresso José Maria Callejon, prima della conquista del titolo simbolico di Campioni d’inverno. Parole che arrivano dopo gli attestati di stima, in tutta Europa, pronunciati da molti uomini di calcio, tra cui il tecnico del Manchester City, Pep Guardiola. Per quanto riguarda le statistiche di Serie A il Napoli, dopo aver centrato la vittoria contro il Benevento, raggiunge quota 60 punti, e adesso è dietro solo a Juventus e Inter, che rispettivamente nel 2005-2006 e nel 2006-2007, avevano fatto meglio, in campionato. Settima vittoria consecutiva, per una squadra che tranne un breve periodo di flessione, manifestata subito dopo la vittoria di Udine, ma tornata al successo contro il Torino, durante la 17esima di campionato. Il momento più difficile, in effetti resta quello dello scontro diretto con la Juventus, perso per 0-1 in casa con rete di Higuain. Sfortunata anche la gara con la Fiorentina, dove la formazione di Sarri era apparsa sciatta e fuori fuoco.

Una striscia negativa che però è durata solo due gare, in campionato. Purtroppo anche in Coppa Italia e in Champions, il Napoli ha mostrato altre carte e qualità diverse, specialmente in ottica di concentrazione e di volontà di ribaltare il risultato. Un passo davvero differente, rispetto a quanto si è visto fino a questo momento in campionato. Poche le gare dove il Napoli non ha meritato la vittoria, sicuramente avrebbe meritato qualcosa in più contro l’Inter, così come in trasferta con il Chievo, primo stop per una squadra che fuori casa viaggia su una media impressionante, non solo per quanto riguarda il campionato italiano, ma anche in relazione a quello che si sta vedendo negli altri campionati europei. Nonostante la concentrazione e l’umiltà espressa da Maurizio Sarri e dai suoi uomini, sono in molti a vedere la conquista dello scudetto come a portata di mano. Sicuramente la battaglia con la Juventus durerà fino all’ultima giornata questa volta. Il Napoli, rispetto agli ultimi due anni appare più maturo, concentrato, a volte quasi dimesso. Le prestazioni viste contro il Crotone, l’Atalanta e il primo tempo con il Verona sono un chiaro esempio. Non era capitato tanto spesso nemmeno di ribaltare tante gare come in questa stagione. Ricordiamo solo le ultime prove con la Sampdoria e il Bologna in casa. Contro i blucerchiati di Giampaolo, il Napoli ha replicato al doppio svantaggio con grande personalità e autorevolezza, tipica delle grandi squadre.

In attacco un ritrovato Mertens, trascina il collettivo a suon di reti, mentre al momento vediamo un Lorenzo Insigne, non al top della sua forma. Ci stanno pensando però Marek Hamsik, Allan e Callejon a segnare al suo posto. Insigne, pur senza aver segnato durante le ultime gare, ha fornito preziosi assist ai suoi avversari. Bisogna però ricordare che il merito dei successi di questa squadra sono da dividere con un reparto difensivo, che non a caso è il migliore del campionato. Nonostante qualche critica di troppo, anche Reina si sta dimostrando all’altezza del ruolo e del suo compito. Le sue parate hanno dato continuità alle prestazioni e alle ultime prove del Napoli, in casa così come in trasferta. Aspettando il ritorno di Milik e Ghoulam, mentre l’infortunio di Mertens, contro il Benevento, non dovrebbe essere nulla di grave, e il belga potrebbe già rientrare per il prossimo importante match utile per mantenere questo distacco, seppur minimo con la Juventus.

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Scritto da
Antonio Manzo