Umberto Chiariello ha parlato nel suo consueto editoriale in onda su Canale 21:
“Il Napoli suona la nona, come fa la Juve. Alle spalle fanno il vuoto, eppure la partita di oggi si potrebbe definire lo svolgimento di una pratica commerciale. Quando si fa un preventivo e non si definiscono le cifre, “quanto basta”. Conta che ci sia una partita in meno da giocare e non ci sia stata la buccia di banana su cui scivolare. Il Napoli batte il record, mai aveva vinto nove partite di fila in uno stesso campionato. Tutti felici? Manco per niente, nella tifoseria c’è una cappa pesante, c’è paura e fibrillazione.
Il Napoli ha perso in Europa League 3-1 e ha perso il quarto obiettivo di stagione. L’obiettivo era la qualificazione in Champions ai gironi e c’è riuscito con il Nizza. L’altro obiettivo era partecipare alla Champions ed è stato raggiunto. Un altro obiettivo era passare il girone, quello è stato fallito come la Coppa Italia. Dopo il Lipsia si sono aperte le critiche sulla mentalità e le seconde linee.
Con sei uomini di turnover il Napoli vinceva 1-0. Al 54′ Sarri ha fatto entrare due titolari, Sarri e Mario Rui, dopo il pareggio del Lipsia è entrato anche Allan. Non è il valore delle riserve che mettiamo in discussione, ma la mentalità di squadra, società e allenatore.
Per vincere lo scudetto matematicamente deve vincere 12 partite e pareggiare a Torino, farebbe 103 punti! A 96 non ci sarebbe certezza di vincere. Capite che miracolo deve compiere il Napoli? Vedete le altre dove sono? Il Napoli non è favorita. Eppure io ci credo, proprio perché la squadra è concentrata sull’obiettivo. La Roma terza è a 16 punti, la Lazio a 17. L’Inter, che i grandi di Spagna e Bergomi davano per favorita, è a 18 punti. Il Milan ha speso 250 milioni ed è a 25 punti. Qualcuno vuole parlare di stagione fallimentare? Non ci siamo proprio! I soloni del ‘zero tituli’ dove stanno quando il Napoli vince di nuovo? Di che mentalità parliamo? Stiamo parlando di un miracolo, con un pugno di uomini! Se ci fossero stati i cambi, mi sarei preoccupato lo stesso, perché la Coppa la gioca tutta la squadra e non solo le riserve, perché ci sono le trasferte e ci si distrae.
Galliani diceva che la Champions “cuba” punti, termine edilizio. Non può essere una stagione fallimentare”.
Articolo modificato 18 Feb 2018 - 22:58