Reina s.v: Cupa giornata invernale vissuta da spettatore non pagante, smista un paio di appoggi e poco altro. Dalle sue parti i ferraresi non arrivano mai.
Hysaj 6: Dosa al meglio le energie, è la gara giusta. La Spal spinge poco e l’ex Empoli contiene al meglio, quando si innesca la catena di destra non fa mai mancare il suo supporto.
Albiol 6: Ritorna ed è come se non se ne fosse mai andato. Guida sicura del reparto, limita al meglio le sortite – sporadiche – degli uomini di Semplici con la solita intelligenza.
Koulibaly 6: Ritrova Albiol ed è quello di sempre. I patemi dalle sue parti sono pochi e limitati sempre al meglio, prova anche a proporsi con dribbling secco e battuta radente da fuori, ma fa la barba al palo. Dopo Rui è l’azzurro a disimpegnarsi al meglio nelle trame partenopee: 98 passaggi con il 93% di precisione.
Mario Rui 6,5: Generosità tanta, onnipresente in fase di non possesso, non abbassa mai la testa. Ma c’è anche la qualità, e non da poco. Spinge, come richiesto, e altrettanto funge da riferimento in fase di uscita e palleggio: è lui l’azzurro a giocare più palloni al 90′, ben 112.
Allan 7: Timbro numero 4 in stagione – record personale in Serie A – seguendo le consuete abitudini: sempre nel primo tempo, sempre al San Paolo. Il movimento è da incursore puro, di quelli che sanno far male. Terminale offensivo ultimo di un’azione meravigliosa, tre tocchi e a rete.
Jorginho 6,5: Palla in cassaforte dalle sue parti, cervello e rapidità di scelta della giocata più giusta – 91% di precisione per oltre 90 palloni giocati – rispettando le consegne. Ma è importante, spesso, il lavoro in fase di filtro, presente sulle seconde palle, svelto di testa e di gamba nel rubar palla.
(Dal 90′ Diawara s.v.)
Hamsik 6,5: Di testa fa 2-0 e 119 in azzurro, ma il Var è preciso e impietoso. In più di una sortita è a dir poco ispirato nel servire i compagni: destro e sinistro, in lob o verticalizzando con rapidità. Prova anche il guizzo personale, ma Meret si fa trovare pronto.
(Dal 70′ Zielinski 6: Irriconoscibile con il Lipsia, oggi solo 20′ a disposizione ma riprendendo il discorso imbastito nella ripresa contro la Lazio. Strappi fulminei e giocate importanti, imprendibile palla al piede.)
Callejon 6,5: L’assist che conclude la strepitosa azione del vantaggio è suo. Prova a bissare in più di un frangente ma con minor fortuna. Riferimento costante in ogni fase di gioco.
(Dall’86’ Rog s.v.)
Mertens 6: Semplici gli prepara una gabbia dalla quale il classe ’87 di Leuven prova a scappare non appena ne ha l’occasione. Il campo di certa non aiuta il suo gioco in rapidità e al millimetro, sfiora la rete con un destro su punizione che accarezza dolcemente l’esterno della rete.
Insigne 6,5: La disfida con la sorte avversa prosegue: vedere alla traversa a inizio gara e non solo. Ma non c’è solo la via della rete, c’è la costante capacità di creare superiorità numerica e apprensione nei diretti avversari, una sequenza numeri e giocate in rapidità battendo l’out mancino senza soluzione di continuità. Salamon è la sua vittima prediletta e finisce per usare le maniere forti in più di un’occasione.