Roberto Rosetti ex arbitro e supervisore del progetto VAR in Italia, è intervenuto ai microfoni di “Radio Anch’io Sport”. Interessanti le sue dichiarazioni con alcuni annunci riguardanti la moviola in campo. Ecco quanto evidenziato da SpazioNapoli:
“Il progetto Var in Italia sta procedendo in modo positivo. Anche ieri si sono verificate due situazioni oggettive di fuorigioco ed in entrambe l’intervento è stato preciso ed accurato, portando al giusto annullamento dei gol di Napoli e Milan. Siamo soddisfatti di come le cose procedono. Dobbiamo continuare a migliorare sul fronte dell’uniformità di interpretazione ed intervento.
In un periodo relativamente breve, mostreremo sui maxi schermi degli stadi le immagini dell’azione sulla quale il Var è intervenuto e perché (peccato che al San Paolo i maxi schermi non ci siano, ndr). Il Var è anche un fenomeno sociale, prendere la decisione giusta è l’obiettivo finale del sistema”. Negli altri paesi coinvolti fin dall’inizio (Germania e Portogallo, ndr) è sorto qualche intoppo: “Entrambi hanno adottato un sistema diverso dal nostro – ha spiegato Rosetti – con una sala centralizzata, a Colonia e Lisbona, ed in principio ci sono stati problemi tecnologici, di cablaggio del segnale. L’inizio non è stato facile. In Germania il miglioramento è già in corso“.
Rosetti è tornato anche sul gol di segnato col braccio da Cutrone in Milan-Lazio e non visto dal Var: “C’è stata una situazione particolare, da prendere come esempio, perché bisogna essere sempre molto scrupolosi ed attenti nel valutare le immagini. Nessuno si era accorto nei primi 20′ di quanto accaduto, cioè del fallo di Cutrone, nemmeno le emittenti televisive. Il martedì successivo ho visto la partita di Coppa Italia tra le stesse due squadre. Negli spogliatoi ho incontrato il portiere della Lazio e nemmeno lui, che era a due metri, si era reso conto del fallo“.