Poteva sembrare una gara insidiosa quella di Cagliari per il Napoli. La storica rivalità tra le due tifoserie, le dichiarazioni di sfida alla vigilia di molti calciatori sardi. Insomma, c’erano tutte le premesse per una trappola, e invece la squadra di Sarri ancora una volta ha dimostrato di essere una grande squadra.
La partita non era iniziata in maniera facile per gli azzurri con la squadra di Lopez che era stata subito insidiosa, con l’intraprendenza del diciannovenne nordcoreano Han e la voglia di riscatto dell’ex Pavoletti. Il Napoli però tiene, regge l’impatto. Perché una grande squadra deve anche capire quando è il momento di soffrire e colpire appena possibile. E il Napoli lo fa.
Sarri capisce che la gara sarà combattuta e grida ai suoi di prepararsi ud una gara sporca, di lotta. E quando la “garra” chiama, Allan risponde. Il brasiliano, che nelle ultime settimane si è letteralmente caricato il gruppo azzurro sulle spalle, rompe gli equilibri al 28′ quando con uno strappo fa fuori mezza difesa del Cagliari e poi serve a Callejon un cioccolatino solo da scartare e scaraventare in porta. Lo spagnolo non sbaglia e il Napoli passa in vantaggio. Il resto è un monologo azzurro. Salgono in cattedra Insigne, Mertens e Hamsik: gli uomini di qualità dei partenopei. Il possesso palla diventa di netto dominio del Napoli e il raddoppio non tarda ad arrivare con Mertens che, da centravanti vero, devìa con una zampata un cross di Hysaj. Gli azzurri da quel momento in poi non hanno più subito un solo tiro in porta.
Nella ripresa il canovaccio è chiaro. Il Napoli aspetta un Cagliari ormai dimesso e azzanna la preda appena può. La rete del 3-0 è un gioiello di puro spettacolo. La palla viene recuperata a metà campo e con passaggi al massimo di due tocchi si gira la sfera che passa anche da Reina. Il Cagliari, nel tentativo di recuperare palla, si scopre offrendo il fianco a Insigne e compagni. Errore fatale. I partenopei non sprecano gli spazi e con un contropiede rapidissimo portano Hamsik al tiro dal limite dell’area. Il capitano con il mancino a giro non sbaglia e chiude la gara. Nel finale c’è gloria anche per Insigne che prima si conquista e poi realizza il rigore dello 0-4, la prima rete del suo 2018. Chiude i giochi un gioiello di Mario Rui su punizione che dopo la Lazio (con deviazione di Zielinski), punisce anche il Cagliari.
Una dimostrazione di forza. Un Napoli schiacciante e impressionante, che sa soffrire quando deve e segnare quando deve non risparmiando l’avversario. La dimostrazione, se ancora ce ne fosse bisogno, che il Napoli è una grande – anzi grandissima – squadra.
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