Per poco non si è arrivati a giocare Juve-Atalanta nella giornata di ieri. La partita è stata rinviata per la troppa intensità della neve, ma le formazioni erano ormai state ufficializzate. Sono scaturite tantissime polemiche in seguito agli 11 scelti da parte di Gasperini, che ha dato la priorità all’impegno di Coppa Italia, avendo l’idea di far riposare i ragazzi nell’impegno di campionato.
Il giornalista del Corriere dello Sport, Xavier Jacobelli, prima che venisse rinviato il match ha difeso a spada tratta il tecnico dell’Atalanta, con un post su Facebook:
Giù le mani da Gasperini
È il re del turnover
Ma i leoni da tastiera non lo sanno
Il 2 gennaio, eliminò il Napoli dalla Coppa Italia cambiando sette undicesimi della formazione che tre giorni prima aveva perso in casa contro il Cagliari. Ma allora, nessuno criticò le sue scelte. E nelle ultime quattro partite, solo due nerazzurri hanno giocato sempre. Il tecnico e l’Atalanta meritano rispetto.
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Chissà se i leoni da tastiera che hanno ironizzato sulla formazione scelta da Gasperini per affrontare la Juve allo Stadium, hanno mai letto Eco. No, non è il giornale locale di Bergamo, con 22.719 copie vendute il ventiquattresimo quotidiano nella classifica ufficiale di novembre 2017, stilata dall’Accertamento Diffusione Stampa (Ads). Eco, di nome fa Umberto: semiologo, filosofo, scrittore, traduttore, accademico e bibliofilo italiano del quale, il 19 febbraio scorso, è ricorso il secondo anniversario della morte. Eco è stato un gigante di statura mondiale della cultura e, fra la montagna di riconoscimenti planetari che gli sono stati attribuiti, è stato insignito di 40 lauree honoris causa. Nel 2015, a Torino, ritirando quella in Comunicazione e Culture dei Media, assegnatagli dall’Ateneo di Torino, l’autore de Il Nome della Rosa e Il Pendolo di Foucault, ha dichiarato: “I social permettono alle persone di restare in contatto fra loro, ma danno anche diritto di parola a legioni di imbecilli che prima parlavano al bar dopo un bicchiere di vino e ora hanno lo stesso diritto di parola dei Premi Nobel. Il grande problema della scuola oggi è insegnare ai ragazzi come filtrare le informazioni di Internet. Anche i professori sono neofiti di fronte a questo strumento. La tv aveva promosso lo scemo del villaggio rispetto al quale lo spettatore si sentiva superiore. Il dramma di Internet è che ha promosso lo scemo del villaggio a portatore di verità. I giornali dovrebbero filtrate con équipe di specialisti le informazioni di Internet perché nessuno è in grado di capire oggi se un sito sia attendibile o meno. Saper copiare è una virtù, ma bisogna paragonare le informazioni per capire se siano attendibili o meno”. Ecco, qui sta il punto, anche quando si parla di calcio. Qui si tratta di opporsi a un’ignoranza crassa: con la “c”, per chi pensasse a un refuso o al tratto terminale dell’intestino. Invece, nel registro letterario, trattasi di aggettivo con il quale ci si riferisce a chi voglia concionare senza sapere, con superficialità e faciloneria. Gasperini è stato attaccato in modo ottuso e volgare, in quanto reo di avere programmato il cambiamento di nove undicesimi della formazione da opporre alla Juve rispetto a quella che, soltanto 67 ore e 15 minuti prima, aveva mandato in campo a Reggio Emilia contro il Borussia. E allora? Gasperini il turnover l’ha sempre sistematicamente fatto, dall’inizio della stagione, ma i leoni da tastiera non lo sanno. O fanno finta di non saperlo. Rinfreschiamo loro la memoria: 2 gennaio 2018, Napoli-Atalanta 1-2, quarto di finale di Coppa Italia, Napoli eliminato; Gasperini cambia sette undicesimi della formazione che, tre giorni prima, a Bergamo, è stata sconfitta dal Cagliari 1-2 nella diciannovesima giornata di campionato. Strano che, all’epoca, non fossero stati lanciati strali dai bar dei social e nessuno avesse contestato Gasperini per le sue scelte, clamorosamente vincenti. 6 gennaio 2018, Roma-Atalanta 1-2, ventesima giornata di campionato: Gasperini cambia tre undicesimi rispetto a Napoli. 15 febbraio 2018, Borussia Dortmund-Atalanta 3-2, andata dei sedicesimi di Europa League: Gasperini cambia quattro undicesimi rispetto alla formazione che, cinque giorni prima, a Crotone ha pareggiato 1-1 con la squadra di Zenga. 18 febbraio 2018, Atalanta-Fiorentina 1-1, venticinquesima giornata di campionato: Gasperini cambia sei undicesimi rispetto alla formazione schierata a Dortmund; 22 febbraio 2018, Atalanta-Borussia Dortmund 1-1, ritorno dei sedicesimi di finale di Europa League: Gasperini cambia sei undicesimi rispetto alla formazione schierata contro la Fiorentina. Nell’arco delle quattro partite giocate dall’Atalanta prima del rinvio della gara con la Juventus, soltanto Cristante e De Roon hanno giocato sempre: due giocatori su undici. Gli altri sono sempre cambiati. Tutto il resto è una mandria di bufale che pascola nel web. La cui eco, con la “e” minuscola, rimbomba nel nulla.
Xavier Jacobelli