La sua carriera ha preso una parabola decisamente diretta verso il basso. L’espulsione rimediata nell’ultimo turno di campionato con la Lazio ha confermato le perplessità sui suoi comportamenti, oltre al fatto che sia un calciatore in netta involuzione. Parliamo naturalmente di Domenico Berardi, attaccante classe ’94 in forza al Sassuolo.
Di lui si ricorda senz’altro il rifiuto di trasferimento alla Juventus di qualche anno fa, gesto inconsueto vista la forza economica e societaria dei bianconeri, da sempre considerati come la meta più ambita in Italia. Ebbene una società non particolarmente abituata a sentirsi dire di no. Questo sembra essere il senso di quanto svelato questa mattina attraverso le colonne di Repubblica. Il quotidiano, infatti, rivela un curioso retroscena riguarda proprio la Juventus, Berardi e ovviamente il Sassuolo.
Pare che “La Vecchia Signora” avesse chiesto al Sassuolo (club notoriamente “amico”) di non cedere ad altri club l’attaccante, per paura che questi potesse esplodere con indosso una maglia che non fosse quella della Juventus. “L’estate scorsa – si legge su Repubblica – la Juve lo ha scaricato definitivamente (non prima di aver sostanzialmente invitato il Sassuolo a non venderlo a qualcun altro: e se si fosse risvegliato?), irritata dai due dinieghi che il giocatore le ha opposto. A Torino si sono arresi, convinti che da un carattere così inaccessibile non si sarebbe mai sprigionata l’ambizione che il ragazzo sembra non possedere“.
Una richiesta davvero inusuale, considerando che il Sassuolo era stato vicino alla cessione del giocatore prima alla Roma e poi al Napoli. Cessioni effettivamente mai avvenute.
I commenti sono chiusi.