Uno scudetto “di sinistra”. Mario Rui, Hamsik e Insigne: è tornata la catena mancina del Napoli!

Il Napoli saluta con una manita la trasferta di Cagliari, portandosi a +4 sulla Juventus fermata dalla neve a Torino. Dopo aver chiuso il primo tempo sullo 0-2, alla ripresa gli uomini di Maurizio Sarri hanno continuato a dare spettacolo, siglando tre reti tutte confezionate dalla corsia mancina. Contro i sardi infatti sembra essere tornata, in maniera definitiva, la catena di sinistra del Napoli che ha fatto le fortune di Maurizio Sarri e degli azzurri negli ultimi tre anni.

È Rui o non è Rui?

Fino alla sera del primo novembre, contro il Manchester City, Ghoulam era uno degli inamovibili della squadra, l’infortunio dell’algerino, che lo tiene ancora lontano dal campo, ha costretto il Napoli a reinventarsi cercando fonti alternative di gioco non avendo ancora un sostituto all’altezza, né da un punto di vista fisico né da un punto di vista tattico e forse più di tutto da un punto di vista mentale. Mario Rui, che fino a quel momento aveva giocato solo 3 minuti con il Benevento, con non poche difficoltà si è dovuto conquistare la fiducia della piazza e dell’allenatore, dovendo sostituire quello che in quel momento era con ogni probabilità il miglior terzino della serie A. Con una crescita costante, incappando anche in qualche errore iniziale per la troppa irruenza e la troppa voglia di dimostrare, il terzino portoghese ha dimostrato di poter essere uno dei protagonisti di questo Napoli, la perla su punizione di Cagliari è il giusto premio per un giocatore che ha un ruolo non facile e che lo sta portando egregiamente a termine.

99 Marek

Il capitano azzurro sigla alla Sardegna Arena, il gol numero 99 con la maglia del Napoli in serie A, avvicinandosi sempre di più alla prima posizione di questa speciale classifica, occupata in prima posizione da Antonio Vojak (102). La stagione di Hamsik quest’anno sembra essere caratterizzata da alti e bassi, specialmente nella prima parte del campionato, fino alla storica rete numero 115 in maglia azzurra, il capitano sembrava spento, poco concentrato, a volte quasi fuori dal gioco. Da quel momento in poi però il cambio di passo, le prestazioni, i gol e le giocate della cresta più famosa d’Italia hanno iniziato a trovare una certa continuità e da un paio di mesi è tornato il giocatore totale visto fino allo scorso anno. Il terzo gol è uno dei suoi, palla all’incrocio dei pali dopo un azione corale da far rivedere cento volte ai ragazzi delle scuole calcio.

Finalmente Insigne

Il 2018 di Insigne non è iniziato nel migliore dei modi dal punto di vista realizzativo, da troppo tempo mancava il suo sigillo in campionato e il gol segnato oggi su rigore gli ha tolto sicuramente un peso. L’ultima rete era datata 23 dicembre, di destro al volo nella vittoria interna per 3-2 contro la Sampdoria. Le prestazioni però non sono mai mancate per il talento di Frattamaggiore, sempre pronto a rientrare quando serve per dare una mano in fase difensiva a volte addirittura fino a dentro l’area. Il meglio naturalmente però lo ha sempre fatto vedere in fase offensiva, sembra l’unico infatti ad avere libertà di manovra. Sarri, conoscendo le sue grandi qualità gli ha concesso la “licenza di inventare”, degli azzurri è forse quello che mette più in difficoltà le difese avversarie, ogni volta potrebbe provare una giocata decisiva e la preoccupazione dei difensori nell’affrontarlo è palpabile.

Con il ritorno di una certa fluidità sulla fascia dalla quale il Napoli ha sempre costruito il suo gioco, il momentaneo +4 sull’inseguitrice, la possibilità di lavorare tutta la settimana per la partita come piace a Sarri e l’imminente ritorno di Milik di qui a poco, gli azzurri mandano un messaggio forte al campionato. Il Napoli sembra aver messo la quinta per raggiungere il sogno.

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