Contro la Roma 27 tiri in porta di cui 15 nello specchio: cosa non ha davvero funzionato nel Napoli?

“È una prestazione in cui hai fatto tanto, hai giocato bene, e c’è solo da capire perché abbiamo concesso quattro/cinque palle gol facendoli entrare otto volte nell’area di rigore”. Queste sono uno alcune delle dichiarazioni di Sarri rilasciate nel post partita di Napoli-Roma. Come si fa a tirare in porta 27 volte tra cui solo 15 nello specchio della porta e subire una schiacciante sconfitta subendo ben 4 reti? Senza nulla togliere ai giallorossi, che hanno condotto una partita dal primo all’ultimo minuto compatti come non mai per raggiungere un insperato risultato alla vigilia, cosa c’è da capire così come si chiede Sarri?

COSA NON HA FUNZIONATO

Da capire c’è il fatto che Di Francesco è riuscito ad imbrigliare Jorginho, trovando la chiave tattica a centrocampo. Con una serie di movimenti ben organizzati soprattutto da parte di Strootman e Nainggolan che hanno messo pressione al brasiliano, così come all’intero reparto sono riusciti a togliere spazio e tempo.

Da capire c’è che la distanza creatasi tra il centrocampo e l’attacco azzurro, in cui è mancato “quel colloquio costante” a cui si è soliti assistere, ha consentito ai giallorossi di uscire con la palla, quasi sempre riconquistata provocando un’insistente e continua sofferenza per il Napoli che, invece, proprio in quella determinata zona di campo, ha il proprio motore. In tal senso, si spiegano le otto incursioni dei giallorossi nell’area di rigore azzurra.

Ma può bastare solo questo? Può bastare al Napoli crearsi una spiegazione del genere? Per quello visto fin ora e per quanta determinazione gli uomini di Sarri hanno messo in campo, questa unica spiegazione non può bastare. Con la Roma, in un turno fondamentale per le sorti del campionato, non si poteva né fallire né peccare di determinazione. L’allungamento del centrocampo con l’attacco è un errore di concentrazione, così come, senza fare sconti, lo sono anche quelli di Albiol o di Koulibaly e anche di Reina, così come è un errore pensare che una volta essere andati in vantaggio sarebbe andato tutto in discesa, perché tanto ormai è così che va. Se vi dovevano essere degli errori, con quelli di stasera di sicuro si è fatto il pieno.

LA VERA PAURA

Una serata che lascia un amaro in bocca che nemmeno il più dolce dei babà riuscirà ad eliminare dalla bocca dei napoletani. Gli stessi che continuavano ad incitare la squadra all’uscita dal campo a riprova del fatto che la città è maturata ma è soprattutto pronta a vincere. Il sospetto, adesso, è che siano gli uomini in campo ad aver fatto un passo indietro.

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