AIA, il presidente Nicchi: “La Var sta andando bene, non ci sfugge nulla!”

A Radio Crc nella trasmissione “Si gonfia la rete” di Raffaele Auriemma è intervenuto Marcello Nicchi, presidente nazionale dell’Associazione Italiana Arbitri

La Var sta andando molto bene perché bisogna prendere in considerazione il fatto che è uno strumento tecnologico che porta benefici e giustizia, ma che stiamo applicando da pochi mesi per cui è migliorabile. I riconoscimenti che arrivano, inoltre, ci gratificano perché molti paesi europei prendono l’Italia come esempio.

Come categoria abbiamo l’obbligo di seguire un protocollo rigido e complicato e alla fine del primo anno di sperimentazione probabilmente verrà aggiustato. Di conseguenza, l’innovazione tecnologica va migliorata, ma a volte quelli che vengono classificati come errori non sono tali, ma episodi su cui la tecnologia non può intervenire. Nella maggioranza dei casi, però, il Var è stato di grande supporto. Devo dire anche che a noi non sfugge niente, tutte le partite vengono riviste e vivisezionate e viene fatta una relazione che esamina in complesso la partita e inviata ad un’università svizzera che analizza tutto.

Se in una giornata vengono sbagliati ad esempio 4 calci d’angolo, si va a capire il motivo. Il singolo episodio è fine a se stesso, quando invece gli errori si ripetono, può essere che la tecnologia debba essere modificata e in tal senso c’è il progresso. L’arbitro alla Var è quello che decide e lo fa anche in base alle immagini che gli vengono fornite e devo dire gli operatori stanno facendo un grande sforzo per crescere dal punto di vista della tempestività. Quando il Var interviene in modo silente o modifica una decisione, viene tutto registrato e serve anche per capire dove serve maggiormente lo strumento tecnologico. E’ un lavoro affascinante e le eventuali modifiche verranno fatte quando sarà il momento.  

Degli episodi singoli non ne parlo perché tutti vengono esaminati da chi di dovere e vi assicuro che vengono rivisti tutti gli episodi che accadono in una partita.

100 giorni dall’inizio del Mondiale? Ci sarà la Var, è ufficiale. Fifa e Uefa hanno le stesse idee, ma non gli stessi problemi. Portare la Var al Mondiale è abbastanza semplice perché si gioca su pochi campi che possono essere attrezzati tranquillamente. Se parliamo di Uefa invece è diverso perchè significa portare lo strumento in Paesi che non lo utilizzano e dovrebbe essere utilizzato da arbitri che attualmente non lo conoscono.

Non so se la Var ci sarà anche l’anno prossimo in serie A, ma credo di si e lavoriamo affinchè funzionerà ancor meglio. Solo al termine del primo anno di applicazione capiremo dove potrà essere migliorabile”.

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