Una caduta può far male, scuotere, limare le certezze, ma di certo non può fermare. La serata storta in cui è incappato il Napoli sabato scorso, lasciando la scena alla Roma, trionfante al San Paolo, dopo aver assistito alla vittoria last minute della Juventus sulla Lazio, è, nell’immaginario napoletano, un brutto ricordo e deve rimanere tale.
Perchè i grandi si rialzano, tamponano le ferite, ma tornano a guardare avanti senza esitazione, con la certezza dei propri mezzi. E così dovrà fare il gruppo di Sarri, chiamato a rialzarsi dopo la sonora sconfitta per mano dei giallorossi. Dovrà farlo in uno stadio non facile, il San Siro di Milano, contro una Inter che, seppure nel periodo meno brillante della propria stagione, avrà voglia di dar battaglia agli azzurri per confermare un accenno di ripresa iniziato con la vittoria casalinga ai danni del Benevento.
Una squadra che, nella partita di andata, segnò l’interruzione del trionfale percorso netto che il Napoli stava conducendo dall’inizio del campionato, vincendole tutte fino a quella nona giornata, teatro del primo pareggio a reti bianche della stagione per gli azzurri. Una Inter diversa, certo, quella di ottobre. Più fresca, più pericolosa, più attenta. Una Inter che, però, avrà domenica il pubblico dalla sua e potrà tornare a puntare sulle prestazioni di Mauro Icardi, autore di 18 reti e pedina fondamentale nello scacchiere di Spalletti.
Se lo scontro con i nerazzurri ha rappresentato, però, in occasione del pareggio del San Paolo, uno stop alla marcia impressionante di inizio percorso, può e deve rappresentare, in occasione della sfida di domenica al San Siro, una nuova e determinata partenza che possa restituire agli azzurri la fiducia nel riprendersi il proprio sogno.
Lontano da casa il Napoli ha collezionato 12 vittorie ed 1 solo pareggio. Un rullino di marcia, quello in trasferta, che sfiora la perfezione, di buon auspicio per la sfida di domenica, quando sarà il momento di rialzarsi e dare il via alla grande volata finale verso il tricolore.
MARCO BREGLIO