A San Siro finisce a reti bianche la gara tra Inter e Napoli, con la Juve che nel frattempo torna prima in classifica, in solitaria, dopo la vittoria contro l’Udinese. Nella Milano nerazzurra i partenopei impattano contro un’Inter che ha tenuto botta e che, nel frattempo, ha tentato di approfittarne sfiorando anche in un paio di occasioni il vantaggio che avrebbe potuto dare la vittoria. Non è successo, fortunato il Napoli, che intanto rimane fortemente penalizzato da questo stop: come al San Paolo finisce in parità anche al Meazza. Ci sono punti che pesano più di altri e, si facciano gli scongiuri, questi sono punti che a fine anno torneranno. In bene o in male, vedremo, chissà.
Qualcosa non ha funzionato. Qualcosa nella testa. Il Napoli si è distratto, pressato da qualcosa di più grande, qualcosa che ha frenato una squadra fino ad una settimana fa spavaldamente lanciata verso la vetta e fortemente convinta delle sue possibilità. Qualcosa nella testa che si è bloccato dopo Napoli-Roma, un durissimo crollo per una squadra, abituata a dominare, domata tra le mura amiche. Qualcosa nella testa da una settimana, evidentemente, non funziona. Qualche altra cosa pesa. Qualche altra cosa questa sera in particolare è stata un grosso limite. E il passo dai sogni ai rimpianti, talvolta, è piuttosto breve.
Una squadra a tratti spaesata, smaniosa e ai limiti del disordine, che non ha fatto quel che fa sempre e che ha perso, forse stasera se ne è avuta la chiara dimostrazione, quella solidità che ha costruito in mesi di fatica e duro lavoro. Nulla è ancora compromesso, sia chiaro: si eviti ogni disfattismo, ogni tragedia, ogni parvenza di arresa. Non ci si arrende, ma così di certo le cose non vengono rese più semplici. La fortuna aiuta gli audaci, chi sa osare e non chi resta schiavo delle proprie paure e dei propri limiti che, a tratti, tornano a palesarsi sfaldando tante convinzioni. Perché ora a dover correre è il Napoli. A dover inseguire è il Napoli. A dover dimostrare, una volta per tutte, è il Napoli. Cose che fanno troppo rumore nella testa, cose che fanno riflettere davanti ad un avversario più grande, alto e abituato a fare di necessità virtù. Il tutto sintetizzato negli ultimi minuti, senza rischiare, a gestire, accontentandosi del risultato meno peggiore. Anche questo è “qualcosa” che non ha funzionato. E, purtroppo per gli azzurri, questa sera, è questo che non ha funzionato nella testa.