La zampata di Dybala, la caduta al San Paolo con la Roma, il semaforo rosso al San Siro, il recupero di Juventus-Atalanta che sorride ai bianconeri, ora a +4 sul Napoli.
Per il Napoli si concluderanno, con l’appuntamento di domenica sera al San Paolo tra gli azzurri e il Genoa, quindici giorni critici per la stagione degli azzurri. Un periodo breve, ma sufficiente per perdere la vetta della classifica e vedere la Juventus allungare. Una distanza che ora non potrà essere colmata semplicemente vincendo tutte le gare, in particolare lo scontro diretto, ma che presuppone per il successo azzurro la necessità di una ulteriore frenata per i bianconeri.
Al Napoli, ora, il compito di risollevare la testa e tornare a dare di sè l’immagine vincente che lo ha caratterizzato in questo campionato di Serie A. Farlo davanti al proprio pubblico, in una cornice che, come spesso accade quando si affrontano queste due squadre, con ogni probabilità potrà regalare un ambiente di festa in virtù dello storico gemellaggio tra le due tifoserie.
Di fronte, un Genoa che ha dimostrato, dall’arrivo di Ballardini, di saper mettere in difficoltà anche squadre ben più quotate, come quando ha sbancato l’Olimpico ai danni della Lazio o ha battuto l’Inter a Marassi.
Certo, il San Paolo non vorrà essere teatro di un’altra impresa dei rossoblu, ma, anzi, spingere il Napoli per far partire la rincorsa alla Juventus e a quell’impresa che gli azzurri cercano da inizio anno. Un’impresa i cui contorni appaiono oggi più sfocati, in virtù della marcia incredibile che la Juventus sta conducendo, ma che deve continuare ad essere la meta di una squadra che deve, per ripartire, guardare a quanto di buono è riuscita a fare.
Un percorso impressionante quello tracciato dagli azzurri, che ha visto quindici giorni bui. Un periodo no, da riscattare partita per partita, per continuare a coltivare il sogno di dipingere di azzurro il campionato in corso.
MARCO BREGLIO
Articolo modificato 16 Mar 2018 - 23:16