E alla fine il passo falso è arrivato. La Juventus, dopo una serie mostruosa di 12 vittorie consecutive, si è fermata al cospetto di una grandissima Spal che ha strappato un preziosissimo pareggio per la corsa salvezza con il risultato di 0-0.
La squadra di mister Semplici ha organizzato una partita tatticamente perfetta ingabbiando le fonti di gioco bianconere. Una di quelle gare che spesso vengono imputate al Napoli di non riuscire a risolvere perché “non ha le alternative tattiche e di gioco“. Ma il problema della Juventus di stasera, che di alternative ne ha eccome, è stato proprio questo: il gioco.
Già, perché la Juventus gioca male! E anche stasera, come molte partite passate, ha confermato questa tendenza. Allegri affida tutto il suo “gioco” alla fantasia dei suoi uomini migliori: ai guizzi di Higuain e Douglas Costa, ai calci piazzati di Dybala e Pjanic, passando per la fisicità di Mandzukic, Khedira e Matuidi. Insomma, la Juventus è fortissima e vince perché ha i campioni che gli risolvono le partite. Il problema sorge quando i campioni non girano, ed è a quel punto che la manovra deve fare la differenza.
La spiegazione di questo pareggio sta tutta qui: questa sera i campioni della Juventus non hanno fatto la differenza (una volta tanto), e il risultato è stato una logica conseguenza della prestazione collettiva dei bianconeri, che non hanno trovato nemmeno l’episodio giusto per cambiare il match. Verrebbe proprio da dire: “Non può andargli sempre bene“. E così è stato. Ai posteri l’ardua sentenza, ma il campionato da questa sera è più aperto che mai.
Pasquale Giacometti
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Articolo modificato 18 Mar 2018 - 01:41