La sconfitta inglese dell’Italia contro l’Argentina ha aperto una serie di dibattiti sull’effettivo stato della nostra Nazionale, apparsa poco lucida nella sfida contro l’Albiceleste.
Questa mattina La Gazzetta dello Sport, in una panoramica generale sul problema, ha utilizzato pesanti parole contro i napoletani Jorginho e Lorenzo Insigne. Ecco quanto scritto: “Nel 4-3-3 la soluzione non è Jorginho, con il quale, prevedibile, zone e competenze finiscono con il sovrapporsi. O si punta sul riciclo centrale (e temporaneo) di Parolo, che bene ha fatto con Conte, oppure ci si inventa qualcosa, tipo Cristante play. Sperando che Mandragora diventi presto utile. Però il 4-3-3 non l’ha prescritto il medico: se Insigne e Jorginho non sono all’altezza, ci si guarda intorno“.
Focus specifico poi, e molto critico, sul numero 10 italiano: “Top player. Escluso il quasi pensionato Buffon, non ne abbiamo più. E purtroppo Insigne non è Baggio, Totti, Del Piero, Pirlo. Il suo primo limite è giocar bene solo nel 43-3. Il secondo, un dubbio che si sta facendo strada, è che appena l’asticella si alza sono guai. Già la Juve ha incartato il Napoli più volte, e all’estero sono bastati Shakhtar e Lipsia: non stiamo esagerando il valore di giocatori esaltati dal sistema di Sarri, ma contro squadre medie? Se Insigne continua a fallire occasioni, meglio una coppia di esterni tra quantità e qualità, tipo Chiesa-Bernardeschi”.
Articolo modificato 25 Mar 2018 - 17:06