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Fedele a sorpresa: “Insigne presuntuoso, Jorginho imbambolato. Con il Sassuolo è un punto guadagnato”

L’ex direttore generale e procuratore, Enrico Fedele, ha commentato la gara tra Sassuolo e Napoli attraverso le pagine de Il Roma. Di seguito il suo editoriale:

È Pasqua e vogliamo essere buoni, ecco perché dico che è un punto guadagnato quello strappato sul campo del Sassuolo. Una sconfitta, e ci poteva stare se Politano prima del gol del pareggio avesse realizzato in contropiede il raddoppio, sarebbe stata una mazzata troppo forte, che avrebbe definitivamente tagliate le gambe agli azzurri.

Non posso, invece, essere buono con Sarri, forse l’unico vero responsabile di questo mezzo scivolone del Napoli. La sua testardaggine può essere deleteria a tal punto da distruggere tutto quello che ha saputo ben costruire nel corso di questa entusiasmante stagione. Proprio in questa rubrica ho ripetutamente consigliato il buon Maurizio a rivedere gli schemi difensivi sulle palle inattive calciate dagli avversari. Capa tosta, ed ecco che è arrivato il gol del Sassuolo, così come in altre precedenti partite. Poi non ho capito cosa ha combinato con le sostituzioni, come sempre tardive, passando nel giro di pochi minuti prima al 4-2-3-1 e poi di nuovo al suo 4-3-3 con l’inserimento di Hamsik al posto di un disastroso Mertens. Ma a deludere non è stato solo il belga: Insigne presuntuoso, Jorginho imbambolato, Koulibaly sembrava il fratello gemello in negativo del campione che tutti conosciamo. Colpa degli impegni con le Nazionali? Diciamo di sì e cerchiamo di fare tesoro degli errori commessi.

Il nostro unico obiettivo deve essere quello di arrivare allo scontro diretto del 22 aprile con quei due punti di distacco che potrebbero farci ancora sognare, anche se da oggi non dipende più soltanto da noi ma dalle squadre che affronterà la Juventus. Comunque è Pasqua e cerchiamo di non essere catastrofici. Mai mollare. Non facciamo come quel corridore che va in fuga per tutta la corsa e quando sta per tagliare il traguardo finale per non dissetarsi, pur avendo sete, viene colto dai crampi nell’ultimo chilometro lasciando via libera all’avversario“.

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Scritto da
redazione