All’arma bianca. Il Napoli s’è impantanato nelle insidie di Reggio Emilia e ora, per venire fuori dal fango, dovrà cercare soluzioni alternative a quelle consuete, che non hanno funzionato nelle ultime partite. Tre gare, due goal: Albiol e Callejon a bersaglio. E con un Mertens in riserva e un impreciso Insigne, è tempo di variare. E attaccare all’arma bianca. E di sorpresa. Con una mossa che ha scombussolato la muraglia neroverde nell’ultima mezzora. Arek Milik.
Uno dei pochi ad uscire con plausi dal Mapei Stadium. Con il brio restituito all’attacco e quell’imprevedibilità data dalla prestanza fisica. Un centravanti vecchio stile, che per il Napoli non è un fattore da dare per scontato. Domenica al San Paolo, con il Chievo, può ritagliarsi uno spazio importante.
Potrebbe tornare in campo dal 1′ dopo gli spezzoni che Sarri gli ha concesso dopo l’infortunio. Il Napoli non vede la porta, è un fattore che è palese ed è saltato all’occhio interamente negli ultimi tempi. Mertens fa fatica anche solo ad arrivare in zona tiro, Insigne non ha la stoffa e l’implacabilità sotto rete di un centravanti, Zielinski ha girato a vuoto contro Genoa e Sassuolo.
E dunque Milik. Che una rete l’ha effettivamente propiziata, sfiorandola due volte nei minuti successivi. Di testa, mandando il pallone alto di poco. In girata, con la traversa alle spalle di Consigli che forse trema ancora. Non è nulla di cui gioire. Però è una partenza verso la meta della continuità, per Arek. E una tappa importante può essere il Chievo.