Interessante analisi pubblicata sull’edizione di questa mattina de La Gazzetta dello Sport in cui vengono paragonati i minuti giocati in stagione dai giocatori di Juventus e Napoli. Ciò che ne emerge è senza dubbio la maggiore ampiezza della rosa bianconera, ma soprattutto l’assenza di turnover di Sarri, troppo legato ai suoi titolarissimi.
È questa, infatti, “l’accusa” principale mossa nei confronto del tecnico toscano, ovvero quella di far ruotare poco i propri uomini. Una tesi supportata dai numeri: nella rosa del Napoli sono in dieci ad aver superato i 2.000 minuti giocati. Dai 2.610 degli stacanovisti Koulibaly e Reina, fino ai 2.023 di Hamsik.
Si tratta dei dieci “soliti” titolari, quelli di cui Sarri proprio non riesce a fare a meno, una lista in cui manca il solo Ghoulam, assente da inizio novembre per infortunio (987 i minuti giocati fino a quel momento). Ma ciò che più colpisce è il minutaggio degli altri giocatori: gli unici utilizzati con più continuità sono Mario Rui (1.458) e Zielinski (1.221). Il 14° di questa lista, infatti, è Maggio, ma il totale dei minuti giocati, 546, impallidisce di fronte a coloro che lo precedono.
Ben diversa la gestione degli uomini di Allegri. Certamente la rosa della Juve è molto più larga ma il tecnico livornese gestisce magistralmente i minuti. Sono solo in tre, infatti, ad aver superato i 2.000′: Higuain (2.317), Chiellini (2.062) e Pjanic (2.005). Soprattutto, i numeri dei bianconeri sono più omogenei, perché sono 16 i giocatori oltre i 1.000 minuti giocati, compresi i due portieri.