Il tormentone in casa Napoli va avanti da diverse settimane: cosa farà Maurizio Sarri al termine della stagione? Resterà o andrà via? È quello che si chiedono anche i tifosi. Stando a quanto si apprende dall’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport, bisognerà attendere ancora un po’ per avere una risposta certa e secca, precisamente dopo lo scontro diretto Juve-Napoli, che con molta probabilità dirà qualcosa di definitivo sulle ambizioni Scudetto degli azzurri.
Sarri ha un contratto fino al 2020 ma l’accordo prevede una clausola di 8 milioni, esercitabile entro il 31 maggio. Anche il presidente De Laurentiis ha la possibilità di licenziare il tecnico in anticipo, pagando una penale di appena 500 mila euro. Ma non è questa la sua volontà. DeLa vuole che l’allenatore resti a Napoli e per farlo è pronto ad accontentarlo economicamente, portando il suo ingaggio da 2,5 milioni ad almeno 3,5, se non 4, come richiesto da Sarri. Il quale chiede garanzie soprattutto per quanto riguarda la rosa, tra permanenza dei big e rinforzi top.
Ma ogni decisione, come detto, sarà rimandata a dopo il 22 aprile. Troppo importanti i prossimi dieci giorni, in cui il Napoli sfiderà Milan e Udinese prima di arrivare alla partita che sancirà in modo definitivo le ambizioni degli azzurri per il finale di stagione.
Sullo sfondo, intanto, c’è il Chelsea, alla ricerca di un allenatore per il dopo-Conte. Quella clausola di 8 milioni non sarà certo un problema per Abramovich…