Napoli, potresti ma non vuoi

Donnarumma al 92′ minuto ferma Milik e uno scialbo Napoli sullo 0-0 a San Siro. Non una grande prestazione quella offerta dai ragazzi di Maurizio Sarri, la squadra ancora una volta, come spesso accade da un mese e mezzo a questa parte, è sembrata svogliata e con poche idee in fase offensiva e poche energie sia mentali che fisiche. La vittoria della Juventus in casa con la Sampdoria, porta gli azzurri a meno sei dalla vetta che è la massima distanza di stagione dal primato.

A sole sei giornate dalla fine e sei punti da recuperare dalla capolista, la stagione del Napoli sembra essersi quindi infranta sui guantoni di uno dei figli della sua terra. Ma può una squadra come quella di Maurizio Sarri, arrendersi quando mancano sei giornate dalla fine, con uno scontro diretto ancora da giocare e un calendario che pende nettamente a favore degli azzurri?

Il Calendario

Nelle ultime sei giornate di campionato, le due pretendenti al titolo di campione d’Italia si troveranno di fronte a due calendari diametralmente opposti. Tolto lo scontro diretto di Torino del 22 Aprile alla 34° giornata, il Napoli affronterà in ordine Udinese, Fiorentina, Torino, Sampdoria e Crotone. Tutti avversari alla portata degli azzurri, che possono permettere al Napoli anche di fare bottino pieno. La Juventus invece, dovrà affrontare Crotone, Inter, Bologna, Milan (finale di Coppa Italia), Roma e Verona. Tolte le sfide con un Bologna salvo da tempo ed un Verona che all’ultima giornata potrebbe aver già salutato la Serie A, le restanti sfide dei bianconeri hanno tutte un notevole livello di difficoltà. Le sfide fuori casa con Inter e Roma in piena lotta Champions, l’infrasettimanale con un Crotone in piena lotta salvezza ed una finale di Coppa Italia con il Milan che potrebbe portar via qualche energia, potrebbero far perdere qualche punto anche ad una squadra schiacciasassi come la Juventus.

Bere o affogare

Come detto, il calendario è dalla parte del Napoli per questo finale di stagione, ma sono gli azzurri che non sembrano credere più al sogno tricolore. La squadra vista nell’ultimo mese è irriconoscibile, i giocatori non sembrano crederci più. Impensabile che dopo una partita struggente, al cardiopalma, forse la più emozionante della stagione, vinta al 93′ in casa contro il Chievo, il Napoli si presenti a Milano contro un sì ordinato Milan, ben messo in campo, ma diciamocelo la squadra di Gattuso è ancora tutta da costruire, come se si stesse giocando il trofeo Tim del 20 di Agosto? Hamsik e compagni sembravano capitati lì per caso, senza mai dare la sensazione di crederci più di tanto. Ed anche le sostituzioni di Sarri sembrano dire alla squadra: proviamoci ma senza esagerare. Allora ci chiediamo, a cosa serve uscire imbattuti da San Siro?

La squadra e Sarri ad Agosto hanno siglato un “patto scudetto“, in nome di questo si è deciso di rinunciare a tutto quello che non riguardava il campionato. Tutta la rosa ha deciso di rimanere e la società ha contribuito aumentando gli ingaggi a quasi tutti i componenti della squadra. In onore di quel patto, il cui obiettivo era chiudere un triennio di calcio non solo spettacolare ma che mettesse anche qualcosa in bacheca, la squadra deve ritrovare le giuste energie e ascoltare e rispondere non solo ai fischi (pochi) dei tifosi, ma anche ai cori. Perché il tifo continuerà a sostenere questo Napoli fino all’ultima giornata: sarà con te, ma tu non devi mollare…

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Ilario Covino

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