Sembrava dovesse essere la settimana del riscatto e delle celebrazioni. La netta vittoria del Napoli all’Allianz Stadium ai danni della Juventus non sembrava lasciare spazio alle polemiche, benché meno alle critiche, eppure così non è stato. Eh sì, perché negli studi di Italia 1, durante la trasmissione “Tiki Taka” condotta da Pierluigi Pardo, non sono affatto mancate le accuse all’allenatore partenopeo, Maurizio Sarri.
A cominciare la discussione, facendo i complimenti al Napoli, è stato Giampiero Mughini: “Una partita non segna la stagione, ma detto ciò faccio i complimenti al Napoli, tanto di cappello. Non sono però d’accordo con chi si sta scagliando contro Allegri, mi fanno ridere coloro che dicono che lui volesse speculare sul risultato. Il problema che il Napoli aveva in campo 32 giocatori, mentre la Juve solo 11. Cosa poteva fare Allegri? Mica era lui a perdere tutti i palloni a centrocampo? La Juve non ha mai fatto un’azione con tre passaggi in avanti, non ha mai superato la metà campo. L’assalto al palazzo? È una puttanata! Il Napoli a questo punto è favorito per lo scudetto, ma il campionato continua e io dico che vinca il migliore.
Koulibaly? I campioni sono uomini – continua Mughini – ma non capisco perché li elogiate solo dopo che hanno fatto un gol di testa. Basta pippe melodrammatiche su aspetti extracalcistici (commentando un servizio che parlava delle sfaccettature caratteriali del difensore del Napoli, ndr). Il dito medio di Sarri? Lo ha fatto all’interno dell’autobus riferendosi a quattro energumeni che lo insultavano, al suo posto avrei fatto lo stesso“. “Mostrare il dito medio è assurdo – interviene Giuseppe Cruciani –. Sarri non può rispondere alle provocazioni, ha un ruolo da rispettare pur essendo stato insultato. In quel momento l’allenatore rappresenta la società, con quel gesto Sarri ha fatto fare una brutta figura all’intero Napoli!
Insigne dice che la Juve è abituata perdere le finali? Secondo me quella è una cosa che ci può stare, è solo una battuta“. “Beh – interviene ancora Mughini -, io preferisco perdere 9 finali che non giocarne nemmeno una come Insigne“.
Chiude la discussione l’agente FIFA Andrea D’Amico che risponde a proposito del gesto del dito medio di Sarri: “L’allenatore ha una responsabilità, sia come uomo che come professionista. Dovrebbe sempre dare l’esempio, per me è inconcepibile lasciarsi andare a certi gesti. Sarri, in uno sport americano, sarebbe stato squalificato per mesi!“.
Insomma, ancora una volta il tempo dedicato all’analisi del match e della grandissima impresa del Napoli che ha espugnato lo stadio della Juventus, è stato decisamente inferiore a quello dedicato alle tante accuse mosse verso l’allenatore azzurro.