È andata male. Il Napoli esce sconfitto dalla trasferta di Firenze per 3-0 a causa di una tripletta di Simeone e dice molto probabilmente addio alla rincorsa scudetto. Ebbene sì, perché rimontare 4 punti alla Juventus con sole tre giornate di campionato da disputare, sembra essere una sfida impossibile. Si dirà delusione tremenda, altri di problemi di mentalità o della rimonta della Juve sull’Inter. Qualcuno potrebbe addirittura parlare di fallimento. Sciocchezze.
Questo post in breve
Il Napoli ha regalato un sogno lungo un anno ai propri tifosi. Un sogno partito già al termine della scorsa stagione, con gli azzurri che stringono un patto per restare tutti uniti, senza lasciare il capoluogo partenopeo, per provare a compiere un’impresa. La sconfitta con la Fiorentina non deve cambiare i giudizi. Quello del Napoli resta un campionato straordinario!
Battuto dopo 30 partite in trasferta, andando a vincere a Torino, dominando sul campo della rivale di sempre: la Juventus. Rimonte insperate, gioie inaspettate. Con i tifosi che non hanno mai smesso di incitare i calciatori. Gli amanti del cinema potrebbero addirittura paragonare l’annata del Napoli ad un film di notevole successo che ha spopolato in Italia qualche anno fa: Notte prima degli esami.
Sì, proprio il film del 2006 diretto da Fausto Brizzi ed interpretato da Nicolas Vaporidis e Giorgio Faletti. I più attenti ricorderanno una particolare scena del film: ovvero quella in cui il protagonista, lo studente Luca Molinari (Nicolas Vaporidis, ndr), capisce di essersi innamorato di una ragazza, che altri non è che la figlia del suo odiato professore di Italiano, il prof. Martinelli (Giorgio Faletti, ndr).
Ebbene il ragazzo, spinto da alcuni segnali, decide di confessarsi alla ragazza proprio la notte prima degli esami di Stato. Luca corre verso il suo sogno, nonostante sappia benissimo di poter ricevere un’enorme delusione. Però la fiamma della passione è più forte, e quindi lui corre forte e veloce. Ricolmo di speranze. Arriva stremato sotto il portone di casa del suo professore, al quale rivela di essersi innamorato della figlia. Alla fine andrà male, la ragazza lo respingerà mandandolo nello sconforto. Ma a sorpresa, a risollevargli il morale sarà proprio l’odiato professor Martinelli, con una frase diventata un ormai un cult: “Sai Luca, l’importante non è quello che provi alla fine di una corsa, l’importante è quello che provi mentre corri“.
Ed è proprio questo il punto: il Napoli ed i suoi tifosi, proprio come Luca, non possono sentirsi sconfitti. Non si possono dimenticare le feste dopo ogni successo al San Paolo. Non si possono accantonare i giri di campo inneggiando i vari Insigne, Mertens e Reina. Non si può rinnegare l’amore per questi colori. Il trofeo non è stato vinto, ma la festa è durata una stagione. Le sensazioni provate dai tifosi partenopei sono state le stesse che prova Luca nel film “Notte prima degli esami”, o più semplicemente quelle che prova qualsiasi innamorato. Entusiasmo, euforia, spensieratezza, fierezza, ma anche timori, ansie e preoccupazioni. Eppure, per godersi un amore senza rimpianti, bisogna vivere al massimo ogni momento.
E questo è ciò che hanno fatto i napoletani. Non hanno mai smesso di incitare i calciatori e mister Sarri. Quasi commoventi le scene di pure passione prima della partenza per Torino. Ancor di più dopo la storica vittoria dello Stadium, con circa 20mila persone a Capodichino ad attendere la squadra alle 3 e mezza di notte. Dunque niente lacrime. Niente drammi. Nessuno sconforto. Certo, la delusione è cocente e servirà tempo per assorbirla. Ma le emozioni che ha trasmesso quest’anno il Napoli ai propri tifosi, che hanno sempre saputo ricambiare, sono quelle di chi, nonostante tutto, ha vinto lo stesso.
I tifosi hanno sostenuto e festeggiato ogni gara come se fosse stato uno scudetto vinto, attirando lo sbigottimento (e le invidie) del resto d’Italia. I napoletani forse non lo sanno, ma inconsapevolmente hanno inventato un nuovo modo per vincere.
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Pasquale Giacometti
Articolo modificato 30 Apr 2018 - 19:43