I fatti di Inter-Juve hanno lasciato decisamente il segno. No, non parliamo solo del campionato e del calcio giocato, ma bensì di fatti molto più importanti e seri. Infatti, secondo quanto racconta Il Corriere di Verona, l’arbitro Daniele Orsato sarebbe stato messo sotto sorveglianza. Ecco quanto viene riportato da Il Corriere di Verona:
“Gli Orsati di Recoaro sono tanti, ben difesi geograficamente e praticamente imprendibili, eppure i militanti dell’odio li hanno raggiunti. Ai Parlati si arriva dove finisce la strada, c’è la chiesa, la panetteria e una piazzetta dove due bambini biondi scorrazzano fino a che non arriviamo noi sconosciuti, dopo di che i bambini vengono fatti entrare in casa in tutta fretta e una signora, preoccupatissima si informa: «Sono la moglie di Daniele Orsato. No, non rilascio dichiarazioni. Non dico niente». Paura? «Ma non lo vede come siamo messi qui?» Lo dice con un rapido gesto della mano. Qui, all’apparenza non c’è niente di cui preoccuparsi, montagne, prati trionfanti di verde, non una macchina che passa. «Ecco, noi siamo messi così. Se vuole parlare con mio marito aspetti qui fuori».
Daniele Orsato arriva all’improvviso da dietro, come uscito da uno di quei canaloni che sovrastano la contrada, veste la maglietta blu con i colori dell’Italia e anche lui ricaccia i bambini in casa: «Sono agitati e non voglio che si preoccupino». Preoccupazione? «Telefoni alla federazione e chieda, io di mio non dichiaro niente». E poi, anche lui, fa quel gesto eloquente di uno che mostra l’invisibile: «Non lo vede come siamo messi?».
Al telefono il coordinatore Rizzoli gli proibisce di aggiungere una parola a quello che ha già detto, ma di che cosa abbia paura è evidente, «basta guardarsi intorno» appunto: qui non c’è nessuno se non amici eppure la famiglia Orsato si sente minacciata, sovrastata da una nube d’odio che buca l’idillio di un paesetto ed entra in casa fino a sconvolgerti l’esistenza. I carabinieri hanno allestito un discreto ma attento servizio di vigilanza, una pattuglia, ogni tanto, fa il giro della contrada“.
Insomma, una situazione sicuramente non piacevole ed alquanto assurda. Soprattutto perché questa è la conseguenza di una partita di calcio, seppur arbitrata molto male.