Non trapelano buone sensazioni, secondo quanto riferisce Il Mattino. A quanto pare Sarri sarebbe turbato dalla possibilità di fallire a Napoli e dalla possibile partenza di diversi giocatori:
Il suo umore nero non è affatto di buon auspicio per l’esito della trattativa sulla sua permanenza al Napoli. Resta ancora muto con i suoi fidati collaboratori (dopo il silenzio del giorno prima), scrolla più volte le spalle quando qualcuno prova ad approfondire l’esito del vertice del giorno prima a casa sua. E alla squadra parla esclusivamente della gara con il Crotone, non certo del suo futuro, argomento che potrebbe definire anche le sorti di un bel po’ di giocatori della rosa azzurra. Sarri non riesce a superare lo scoglio del timore di non poter far meglio. Ne è ostaggio: non riesce a passarci su. Ed è questo che lo spinge a non dire di sì.
Futuro è una parola che ha molto a che fare con mercato. E il Napoli, con o senza Sarri, non alzerà l’asticella del tetto degli ingaggi. Ovvero, impensabile prendere un top player da 6 o 7 milioni di stipendio: questione di equilibrio di spogliatoio, cosa a cui il ds Giuntoli, abile tessitore di rapporti in questi giorni, tiene in maniera speciale. Se resta, accetta la politica del Napoli. Nel bene e nel male. Accetta un mercato fatto di giovani importanti ma non ancora del tutto consacrati, accetta l’ arrivo di altri Zielinski, Diawara, Milik ma anche Rog, Ounas e Machach. E accetta anche l’ idea di doverli far giocare di più, perché la richiesta della proprietà è chiara. E non ha bisogno di traduzione. Se firma il nuovo contratto dice di sì a tutto questo. Ed è questo lo frena, che gli fa venire più di un dubbio.
D’altronde sa pure che ci saranno 3 o 4 titolari che andranno via e inserire nuovi giocatori nel suo modulo richiede tempo. Anche se fossero giocatori di livello, di grande qualità. Insomma, il suo ciclo, in cuor suo, sente che è finito.
Articolo modificato 18 Mag 2018 - 10:56