Il tecnico del Napoli, Maurizio Sarri, ha risposto alle domande dei giornalisti presenti in sala stampa al termine dell’ultima giornata di serie A, Napoli-Crotone 2-1. Queste le parole del toscano, raccolte da Spazio Napoli:
Più orgoglio o più paura, per i cori dei tifosi?
“Resta rammarico, perché nella storia del calcio italiano siamo gli unici ad aver fatto 90 punti e non vincere, siamo una squadra in continuo crescendo negli ultimi tre anni ci siamo sempre migliorati e non di poco. Ci sono tutte le emozioni,orgoglio e un pizzico di rammarico. Noi usciti dalla partita di Firenze ci siamo resi conto che più di secondi non potevamo fare. Non so cosa farò, ho fame voglio andare a cena, dormire, parlare con la mia famiglia. La percezione è che sia possibile ripetersi, ma non ne ho la sicurezza”.
Adl ha detto che il tempo è scaduto…
“Io quando ho fame mi innervosisco e dico no a tutti, se il tempo è finito ci saranno un giorno o due di recupero?”.
L’inchino?
“E’ stato un gesto d’istinto, ad un pubblico che ha dato tutto, e tutti i giocatori dovrebbero inchinarsi, mi sembrava il minimo”.
Deve parlare con la famiglia perchè trasferirsi all’estero non si decide subito?
“La mia famiglia non vive nemmeno a Napoli. In questo momento se dovessi decidere andrei all’estero, non mi piacerebbe passare ad un’altra squadra italiana”.
Il potersi ripetere a cosa si riferisce?
“Il Napoli, ha delle clausole rescissorie, che non ti permettono di sostituire i giocatori con gli stessi soldi. Se perdi, Mertens per 25 milioni dove lo trovi un attaccante da 28 gol a stagione, Albiol a 6-7 milioni non è facile trovarne. Il mercato è cambiato, le inglesi hanno a disposizione troppi soldi”.
Il nervosismo le fa dire di no, ma i cori non la spingerebbero a restare?
“Il sì è con il cuore, ho avuto la fortuna di allenare la squadra per la quale ho fatto il tifo da bambino e di essere amato da questo pubblico ma poi nella vita finisce tutto”.
Il Napoli quanto perde senza Reina?
“E’ un giocatore importante per noi, perdiamo tanto in campo ma sopratutto fuori, un punto di riferimento nello spogliatoio. Io non finirò mai di ringraziarlo per il suo aiuto. Io anche se dovessi andare in Cina, quando parlerò del Napoli, dirò noi”.
Articolo modificato 20 Mag 2018 - 21:36