La questione Sarri assume dei contorni sempre più delicati ed il tecnico toscano rischia addirittura di non allenare il prossimo anno. Il legale della SSC Napoli, Mattia Grassani, ha fatto chiarezza a riguardo, ai microfoni di Radio Marte:
“Siamo tutti tranquilli, perché il rapporto tra il Napoli e Maurizio Sarri è molto chiaro sotto il punto di vista contrattuale. Attualmente l’allenatore è ancora in carica, lo scenario attuale è assolutamente lineare. Questa vicenda è stata seguita direttamente da Aurelio De Laurentiis: la clausola è scaduta. Per continuare con la nostra politica, chi vorrà Sarri dovrà parlare direttamente con il Napoli. Sarri è sotto contratto fino al 30 giugno. Il cambio in panchina è stato obbligato ed abbiamo dovuto ingaggiare Ancelotti perché Sarri non ha dato una risposta sul rinnovo che gli avevamo offerto. Se non ci dovessero essere novità, il Napoli pagherà lo stipendio sia di Sarri che di Ancelotti. Ammesso che non venga esonerato.
Le dimissioni non sono previste. Sarri può rassegnarle, però così facendo non interromperebbe il rapporto di lavoro. Il Napoli ha già diffidato alcuni club interessati a Sarri, facendo presente che è ancora sotto contratto con la società. Non esistono clausole che permettono a Sarri di trattare con un’altra squadra senza l’autorizzazione del Napoli. Abbiamo un contratto dalla nostra.
Demansionamento senza giusta causa? Parlare di demansionamento in ambito sportivo è improprio e non riguarda questa situazione. L’ipotesi tribunale del lavoro è ancora lontana.
Per quanto riguarda il deferimento di alcuni tesserati del Napoli per presunti rapporti con la camorra, ci è stato notificato ieri che il 28 giugno ci sarà la sentenza“.
Articolo modificato 1 Giu 2018 - 14:31