Perin sicuro: “Mi sento pronto per la Juve, non ho paura della concorrenza. A Vinovo si respira aria di vittoria”

Il portiere del Genoa e della Nazionale, Mattia Perin, ha rilasciato alcune dichiarazioni in conferenza stampa per presentare l’amichevole che l’Italia giocherà lunedì sera all’Allianz Stadium di Torino contro l’Olanda. L’occasione è stata utile per parlare anche del possibile passaggio del portiere alla Juventus. Ecco quanto evidenziato dalla nostra redazione:

Se mi sento già di a casa a Vinovo? Penso solo alla Nazionale. Il resto lo faccio fare al mio agente, sto cercando di lasciare fuori il mercato dalla mia esperienza azzurra. Al Genoa abbiamo concluso con la salvezza. A Marassi ho detto che ci sarebbe stata la probabilità di andare via. La Juve? Mi sento pronto per il salto di qualità. L’eredità di Buffon è uno stimolo, per noi Gigi è un grande punto di riferimento. Siamo in tanti ad aspirare a quella maglia. Gerarchie? Non spetta a me deciderlo. Non è la prima volta che vengo a Vinovo (sede del ritiro della Nazionale, ndr). Qui si respira aria di vittoria, non può che far bene entrare qui a Vinovo.

Mancini? È un allenatore che fin dall’inizio ha mostrato molta fiducia in noi. Siamo un gruppo giovane, la sua fiducia ci fa rendere al 110 per cento. Tatticamente e tecnicamente, credo che Mancini sia un abile gestore del gruppo. I giocatori vogliono bene all’allenatore e sudano la maglietta per lui. Il mio percorso mi ha fatto maturare molto. Sento di essere un ragazzo che ha molto coraggio, lo stesso coraggio che mi ha fatto superare i due infortuni uno dietro l’altro.

Mi giocherei il posto ovunque, anche alla Juve. Avere un compagno forte in porta non mi spaventa. Dal punto di vista caratteriale sono cambiato, credo in positivo. Mi sento di avere acquisito più equilibrio. Titolare della Nazionale? Ho voglia di giocare, sono molto competitivo. Non vedo l’ora che arrivi il mio turno. La maglia azzurra non ce la giochiamo solo io e Gigio. Non dimentichiamo Sirigu, che a 31 anni è ancora giovane. C’è anche Meret. E c’è sempre Buffon, se dovesse tornare.

Balotelli? Mario l’ho visto cambiato, si è messo a servizio del gruppo. In questi giorni si è comportato positivamente. Se continua a fare gol è giusto che venga convocato. Condivido le parole di Bonucci: Balotelli non ha più fatto casini, merita un po’ di pace“.

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