Essere napoletano è bellissimo, ma è sicuramente molto difficile. Ci si trova tutti i giorni a lottare contro i pregiudizi, contro le differenze tra nord e sud. Non è facile neanche essere un napoletano che gioca nel Napoli. E lo sa benissimo Lorenzo Insigne, che è diventato un simbolo di questa squadra, di questa città. Il suo rapporto con i tifosi è sempre stato caratterizzato da alti e bassi, inevitabili in un legame così forte. Perché Lorenzo, prima di indossare la maglia azzurra, era proprio lì, tra la gente che ora lo sostiene.
Questo post in breve
Per un motivo od un altro, nella storia del Napoli, è stato sempre difficile restare in città e continuare ad indossare la maglia azzurra da napoletano. La maggior parte dei calciatori di nascita partenopea che hanno messo piede in campo al San Paolo non hanno retto la grande pressione e le grandi responsabilità che portava. Ma Insigne no, per lui non è andata così. Un piccoletto che sa dimostrare di essere un gigante, che quando c’è da battagliare non si tira mai indietro. Per difendere il suo Napoli e la sua Napoli!
Ogni tifoso ormai si sente un po’ Insigne. Questo è grazie allo stesso ragazzo, che con la sua allegria e spontaneità ha trasmesso a tutti il vero carattere di un meridionale. Proprio come ha evidenziato più volte Balotelli, che nell’ultimo ritiro della nazionale era attaccatissimo ai suoi amici del sud. Sì, proprio la NAZIONALE. Quel doppio confronto con la Svezia non sarà facile da dimenticare, perché il talento di Frattamaggiore avrebbe potuto dare il suo contributo, indubbiamente. Ma ora c’è Mancini, che sembra aver puntato davvero su Insigne, ponendolo quasi al centro di questo nuovo progetto. L’ultima gara, pareggiata contro l’Olanda, ha segnato un momento storico per la SSC Napoli: per la prima volta un napoletano indossava la fascia di capitano nella Nazionale Italiana (CLICCA QUI PER L’APPROFONDIMENTO).
Insigne ormai non è più un semplice giocatore. Insigne è diventato di più: rappresenta un popolo, una mentalità ormai divenuta grande. Essere riconosciuto e richiesto a livello internazionale, ma respingere grandi offerte è sintomo di orgoglio e prestigio, che è riuscito finalmente a riottenere il Napoli. Il famoso detto “Vedi Napoli e poi muori” si è trasformato in “Vedi Napoli e poi vivi”, questa volta per davvero; perché oggi arrivare a Napoli significa iniziare a vivere e costruire qualcosa di davvero importante. Ora si riparte da Ancelotti, che saprà mettere Lorenzo Insigne al centro di questo Napoli del futuro per sperare di “vivere” sempre più in alto.
GIOVANNI ANNUNZIATA
RIPRODUZIONE RISERVATA
Articolo modificato 7 Giu 2018 - 09:24