Si alza il sipario su una nuova stagione, un’annata in cui il Napoli proverà a superare se stesso. Non solo in campo, ma anche e soprattutto fuori. Il volto nuovo è quello di Carlo Ancelotti, primo botto di questo calciomercato estivo, allenatore tra i più titolati al mondo e pronto a regalare anche alla squadra azzurra quella fetta di popolarità internazionale che Napoli aspettava da tempo. Inversione di tendenza? Forse. Di certo uno stravolgimento rispetto a quanto visto in passato. Inutile puntare il dito sulle differenze ed i contrasti che tengono insieme l’emiliano e Maurizio Sarri, ma fin dalla prima volta ai microfoni tutto è sembrato più chiaro. Atteggiamento rilassato, Ancelotti non ha battuto ciglio alle domande. Al massimo, il sopracciglio l’ha alzato come fa di solito. L’ex Real e Bayern non si fa incastrare e in questo approccio napoletano ha scelto di stare dalla parte di tutti. In campo, per la prima volta, ci è andato in tuta, k-way, cappellino. Lo stile è proprio quello visto anche con Sarri nelle passate stagioni. I sorrisi, poi, fortunatamente ci sono. Ancelotti ha avvicinato ogni calciatore, conosce già perfettamente la rosa a sua disposizione (“Ho preso informazioni prima di venire qui”) ed è pronto a sfruttarne tutte le qualità. Umane prima e tecniche poi. Il ‘suo’ Napoli sarà una squadra forse un po’ diversa in campo, con organizzazione nuova e nuovo modo di interpretare le gare, ma fuori dal rettangolo di gioco è l’ambiente napoletano che deve prepararsi ad un nuovo modo di fare.
Il piazzamento Champions sarà come sempre obiettivo minimo, ma per Carletto quella che sta per cominciare è una stagione che si valuterà dopo Natale. “Questa squadra ha fatto 91 punti ed un campionato straordinario, ma non è detto che non si possa vincere lo scudetto con 85 punti. Ovviamente l’obiettivo è passare il girone di Champions. Siamo in seconda fascia, vedremo come andrà, ma di certo saremo competitivi. Questa squadra negli ultimi anni è già cresciuta ed è stata al top. Spero che abbia continuità, i miglioramenti si possono sicuramente fare e sono convinto di poterla aiutare con la mia esperienza”, ha assicurato l’emiliano. Che non solo parla (e ha già parlato) di scudetto, ma prova anche ad andare oltre. Sarà una sfida e l’obiettivo è sempre quello, rendere competitiva la squadra in tutte le competizioni più a lungo possibile. “Se siamo dentro le tre competizioni a marzo-aprile e già importante, poi si vedrà cosa succede”. E quell’appello a Napoli, città da vivere in tutto e per tutto e non per forza da un appartamento a pochi passi dal centro di allenamento. “Vivrò a Napoli. Vado a vivere in città ben volentieri. Napoli ha un panorama magnifico, non sarà un problema per me”. E di certo neanche per i napoletani.
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Articolo modificato 12 Lug 2018 - 17:49