Il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, ha rilasciato una lunga intervista al giornalista Luca Telese durante la trasmissione “La verità”. Ecco quanto evidenziato dalla nostra redazione:
“Sono entusiasta, concentrato e carico. Con Ronaldo giochi dello Scudetto chiusi? Ma no! (ride, ndr). Le spiego cosa penso io dell’affare Ronaldo. La Juve ha fatto una bella… mossa propagandistica per tutto il gruppo Fca, diciamo così. Spero che possa aiutarla a mascherare il calo di entusiasmo che ci sarebbe stato tra i tifosi. Se fosse stato soltanto riconfermato Allegri senza un grosso colpo, dopo sette scudetti cosa si poteva promettere ai tifosi per affascinarli e scaldarli? E per fare la stessa cosa con gli sponsor, il mondo dell’ industria e della politica? Riconosco che la società ha avuto la grande “trovata di sceneggiatura” che le ha consentito di rilanciare l’immagine della Juventus. Chapeau! Aver permesso alle varie componenti del gruppo Agnelli-Elkann di costruire una geniale operazione di promozione internazionale del marchio.
Anche il Napoli voleva Ronaldo? Ronaldo ha al suo fianco quello che forse è il più intelligente dei procuratori sportivi: Jorge Mendes. Ero stato con lui a colazione in Portogallo e in quei giorni parlavamo del portiere Rui Patricio. Poi, quando è stato chiaro che il Real avrebbe lasciato a casa Cr7 mi ha telefonato: “Senti Aurelio, ce la giochiamo questa partita?”. Io immaginavo un modello in cui i costi venivano pareggiati esclusivamente con gli incassi specchiati ai relativi costi dell’operazione. Avevo detto a Mendes: tu dici che Ronaldo mi farà ricco? Allora facciamo che i primi 250 milioni di fatturato spettano al Napoli, i successivi 100 spettano a Ronaldo. Se effettivamente li avesse valsi non avrebbe avuto nulla da rischiare o da temere. Poi però è arrivata la Juve, e – avendo alle spalle Fca – ha alzato la posta.
La Juve ha già vinto? Tra dire chapeau e vincere campionato e Champions ce ne passa. Cr7 ha una certa età. E in termini di equilibrio per un club è pericoloso spendere così tanti soldi per comprare il cartellino di un solo giocatore a fine carriera. Pagando un ingaggio fuori da ogni standard del suo attuale monte ingaggi. Mi chiedo se prevarranno i successi commerciali o quelli sportivi. Se tu inizi a pagare degli stipendi assurdi prima o poi questo ti si ritorce contro.
Un top player al Napoli? Se tutti fanno follie per comprare i nostri giocatori vuol dire che sono di grande valore. Io ho concesso a Maurizio Sarri di andare al Chelsea solo dopo avergli fatto firmare un impegno scritto. Quale? Non poter negoziare nessuno dei nostri giocatori, tranne Jorginho che abbiamo deciso noi di cedere. Poi c’è stata una lotta senza esclusione di colpi per toglierci qualche altro giocatore. Non ci sono riusciti. Anzi hanno firmato tutti un patto di non belligeranza.
Mercato? Stiamo cercando un terzino. Ma io sono felice soprattutto perché Ancelotti promuove tutto e tutti. Cosa dice Carletto? “Io mi diverto. E se mi diverto non ci sono problemi. Ho una grande rosa”.
Polemica verso Sarri? Se hai giocatori con 60 milioni di clausola rescissoria e non li fai giocare danneggi te stesso e la squadra. Non usi il tuo potenziale e finisci fuori dalle coppe perché nessuno regge due impegni con undici o tredici titolari. Sarri fuori dalle Coppe?Non si può dichiarare mediaticamente un abbandono. Io rimproverai Sarri e lui provò ad andare a giocare a Lipsia dopo aver perso 3 a 1 in casa. Ma era troppo tardi. Sarri era entrato nella fase in cui un allenatore pensa a sé stesso o cerca di costruire un pensionamento d’oro. Gli ho chiesto cosa volesse fare quest’anno fino all’ultima partita. E da lui non ho avuto risposta. Ho notato una certa ineducazione, in questo silenzio. Ma non mi sono offeso. L’ho definito un genio? Vero. Ma la sua genialità è un po’ monotematica. L’ho visto giocare in un solo modo. Vediamo cosa saprà fare in Inghilterra. Cosa gli manca? Un allenatore completo non fa solo divertire, ma deve anche vincere“.