L’Olimpico di Roma come fosse il San Paolo di Fuorigrotta. e non importa chi sieda in panchina: che sia Rafa Benitez, Maurizio Sarri o Carlo Ancelotti, il risultato è lo stesso, la vittoria. Arkadiusz Milik e Lorenzo Insigne proseguono la scia, perché con quella di ieri sera il Napoli si è portato a casa la quinta vittoria di fila a Roma nelle ultime tre stagioni. Contro la Roma o la Lazio non fa differenza, perché ormai quello della capitale è diventato quasi uno stadio di casa. Sarà la vicinanza con Napoli, sarà la presenza massiccia di tifosi azzurri, ma l’Olimpico al Napoli porta bene. Ancora una volta, la squadra che oggi è di Ancelotti esce dallo stadio con un sorriso larghissimo e la voglia di fare ancora meglio.
Sembrerà un paradosso essendo alla prima giornata, ma quella di ieri sera è stata già una vittoria pesante: dopo le critiche, le chiacchiere, i mugugni e qualche passaggio a vuoto dell’estate, gli azzurri avevano bisogno di rilanciarsi al meglio agli occhi del calcio italiano.
Detto fatto: la prima mezz’ora in avvio è stata quasi da brividi, il gol segnato da Immobile sembrava preludio ad una serata negativa, invece tutto si è messo nel modo migliore. Non si è scomposto Carlo Ancelotti, non si è scomposto nemmeno il Napoli che invece del gol laziale ha usufruito alla grande: la reazione è stata veemente, la voglia di rialzarsi pure ed è bastato poco a ribaltare la situazione.
I colori biancocelesti sembrano portare bene a questo Napoli delle ultime versioni. Il 2-1 della serata di ieri ha fatto registrare la sesta vittoria di fila contro la Lazio all’Olimpico. Un record per gli azzurri. Adesso la palla passerà alla Roma, per una trasferta che potrebbe valere l’ennesimo record. La squadra anche nella versione di Ancelotti non ha cambiato il suo modo di giocare né la sua identità. Peccato per l’errore difensivo e i troppi dubbi davanti alla propria area di rigore, perché il Napoli dalla cintola in su, quando gioca, è una bellezza da vedere.
Lorenzo Insigne, sciolto da compiti di marcatura troppo assillanti, può concentrarsi solo sul lato offensivo del campo e ieri è stato determinante per entrambi i gol, Callejon è la solita sicurezza e Milik ha numeri da paura. Chi ben comincia è a meta dell’opera, si dice, allora questo Napoli non può che lavorare per migliorarsi ancora.