Lorenzo Insigne all’Olimpico è stato ancora decisivo. Estro e fantasia al servizio della squadra, il numero 24 si conferma il leader tecnico del Napoli. Contro la Lazio ha dato il via al primo gol con il classico cross a rientrare per il solito movimento di Callejon. Poi ha ribaltato il risultato con la rete dell’1-2. Uno dei punti fermi di questa squadra da qualche anno a questa parte, il calciatore di Frattamaggiore ha dimostrato ancora una volta di avere un feeling particolare con l’Olimpico di Roma.
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Il 14 agosto del 2013 l’Italia affrontava l’Argentina all’Olimpico in un’amichevole tenutasi in onore di Papa Bergoglio. Con gli azzurri in svantaggio di una rete Prandelli sceglieva di lanciare il giovane Insigne al posto di Candreva all’inizio della ripresa. Sul risultato di 2-0 per l’albiceleste arrivava, al 76′, la prima volta di Lorenzo Insigne all’Olimpico. Una sconfitta per l’Italia, meno amara per quello che era un giovane calciatore del Napoli in via di sviluppo.
Era il 3 maggio del 2014. Il Napoli si trovava a giocare la seconda finale di Coppa Italia in tre anni. La prima era stata vinta contro la Juventus, questa si disputava contro la Fiorentina, all’Olimpico come di consueto per l’ultima gara del trofeo Tim. Due anni prima Lorenzo era al Pescara, insieme a Zeman, a illuminare i terreni di gioco della Serie B.
Tuttavia l’occasione di vincere il primo trofeo con la maglia del Napoli non gli sfuggì, anzi si rese protagonista assoluto di quella finale. Due reti nella prima parte del match, una all’ 11′, un’altra al 17′, che spianarono la strada verso il 3-1 e la conquista della 5a coppa Italia colorata di azzurro.
Durante la stagione 2016/17 Insigne siglò un’altra doppietta all’Olimpico. Questa volta in campionato, contro la Lazio, iscrivendosi due volte al tabellino della vittoria azzurra per 3 a 0. Era il 9 aprile del 2017 e nello stesso anno, il 14 ottobre, nel corso della successiva stagione, Insigne decise un’altra vittoria partenopea, 0-1 contro la Roma.
Con la rete di ieri sera Lorenzo Insigne ha consolidato lo splendido rapporto con uno degli stadi più storici d’Italia e chissà che non continuerà a farlo nelle prossime occasioni in cui calcherà il terreno dell’arena romana.
GIUSEPPE ANNARUMMA
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Articolo modificato 19 Ago 2018 - 17:58