Nel corso dell’intervista rilasciata a TV LUNA, Kalidou Koulibaly ha toccato più temi. Tra questi anche quello spigoloso, brutto, triste, legato al razzismo, non solo relativo al colore della pelle.
Le sue parole: “Razzismo? Non lo dico perché vivo qui, ma da quando vivo a Napoli mai avuto problemi di razzismo. La nostra è una città accogliente, qui sono stato aiutato, alla pari di mia moglie, di mio figlio, che ha un padre di colore e una madre bianca. A scuola sta benissimo, Napoli è il posto ideale per far capire che non c’è razzismo. Un contrasto, rispetto a quando andiamo altrove, percependo il fastidio contro i napoletani. Questo mi dispiace: quando è venuta mia madre vedendo tante persone amabili, rimase sorpresa. Dice sempre che è come il Senegal, dove quando arriva uno straniero siamo tutti pronti a far sì che si integri nella città. Spero che in futuro continui ad essere così. Razzismo è contro il colore, contro una popolazione, contro le donne, è un tema globale. Alcune persone non lo capiscono.
Quando si parla di razzismo contro Napoletani c’è chi non è d’accordo, io mi arrabbio. Razzismo è cantare contro il mio colore, ma anche sentire gli insulti a Lorenzo che è napoletano ma anche simbolo dell’Italia e non capisco la gente come possa fare questo contro di lui. Lui è un fenomeno non solo in campo. La mamma dei fessi è sempre incinta, spero che le cose cambieranno nel tempo”.