FOTO: SSC Napoli
Ancora una rimonta, ancora una vittoria. Il Napoli vola alto: cade, soffre e si rialza. Due rimonte in due partite. Due vittorie contro due squadre non da poco: Lazio e Milan. Questa la nuova stagione degli azzurri: un inizio tosto, ma carico di punti e soddisfazioni.
Una squadra che seppur non ancora perfetta, riesce nel suo obiettivo, sempre e comunque.
Questo post in breve
Una nuova mentalità trasmessa ai ragazzi dal nuovo mister. Carlo Ancelotti è giunto a Napoli con le idee fin troppo chiare, senza scuse nè giustificazioni. Il suo obiettivo è condurre la squadra più in alto possibile e finora le aspettative non sono state deluse, anzi, stanno facendo ricredere anche i più scettici. Un brusco cambio rispetto al passato, lì dove il Napoli era al pari di una macchina da guerra, ma con un blocco emotivo tale da riuscire a condizionare un’intera partita. Un esempio? Quella del famoso “scudetto perso in albergo” – tanto per citarne una.
Quest’anno si vincerà e si perderà sul campo. Quest’anno si soffrirà con la consapevolezza di potersi rialzare e ribaltare il risultato, affinchè l’impossibile diventi possibile e i sogni una realtà concreta.
Siamo solo all’inizio, questo è vero, ma la mano di Ancelotti si vede eccome. Sulla scia di Maurizio Sarri, una squadra trasformata, ma con la spina dorsale ancora intatta – un vero e proprio Napoli 2.0. Un tassello mancante, che il tecnico di Reggiolo ha saputo riconoscere. Al tempo stesso guida e motivatore, è stato proprio lui che all’intervallo, sotto di una rete a zero, ha voluto tutta la squadra e l’intera panchina negli spogliatoi, preferendo un discorso di spirito al riscaldamento prima della ripresa.
“Vogliamo vincere la prima partita al San Paolo” aveva dichiarato Albiol nel pre-partita “..questa è la mentalità che dobbiamo avere”. Detto fatto: promessa mantenuta, tra colpi bassi ed emozioni al cardiopalma. Mettetevi comodi, ma non troppo: questo è il nuovo Napoli di Carlo Ancelotti.
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Angela Argenziano