A Canale 21, Umberto Chiariello ha commentato la brutta sconfitta patita dal Napoli sul campo della Sampdoria.
Questo uno spunto dell’intervento del noto giornalista, ripreso dalla nostra redazione: “Avevamo detto in anteprima che questa partita rappresentava la scommessa di Ancelotti. Gianni Improta, a sentire le formazioni, è stato molto critico e scettico, da uomo di calcio qual è. Qual era la scommessa di Ancelotti a Marassi? Poter convincee anzitutto che quest’anno non ci sono titolarissimi. Quest’anno la rosa è ricco, cambi di formazione non inficiano la bontà della squadra in campo, l’organico è equivalente. La scelta di non giocare con gli stessi uomini, per la terza partita di fila, è stata fatale. La scelta di cambiare la squadra vincente si è rivelata sbagliata. Il campo è giudice sovrano, ha detto cose diverse.
La scelta di togliere i senatori Hamsik e Callejon ed Insigne addirittura nell’intervallo è stata una scelta che ha tolto anima alla squadra. Abbiamo visto una squadra senza anima, idee e gioco. Soprattutto una squadra disorganizzata, lunga e sbilanciata. La Sampdoria ha saputo frenare il Napoli da destra a sinistra[…]. Il centrale basso e il centrale alto, nel rombo della Sampdoria, facevano quel che volevano. Alle spalle di un sontuoso Quagliarella che, a trentasei anni, ha fatto vedere a tutti come si gioca da attaccante di riferimento: sponde, possesso, far salire la squadra ed una magia di tacco da alzarsi in piedi e spellarsi le mani dagli applausi. Quell’uomo che avevamo invocato a gran voce a gennaio, come unico acquisto per lottare per lo scudetto. Cosa che il presidente ha negato, pensando di avere già la squadra completa così. Avevamo chiesto un giocatore, uno solo di riferimento, che fosse trascinatore per questa squadra. Carlo Ancelotti stasera deve meditare sulle sue scommesse, il Napoli resta la seconda forza del campionato, a sei punti[…]. Ma al di là della Juve, che continua la sua corsa isolata, con le solite polemiche perché, parliamoci chiaro, anche ieri a Parma i cultori del calcio giusto sono rimasti amareggiati perché al 13′ Pjanic, sempre quello di San Siro, è stato graziato ancora una volta. La Juve fa corsa a sé, ma non è giusto che trovi spianate tutte le squadre. Lo scivolone del Napoli fa meditare. Stasera, oltre ad Ancelotti, ha perso soprattutto una persona: Aurelio De Laurentiis. Perché è stato lui che ha ingaggiato la battaglia epocale sul turn-over. Ed in nome del turn-over questa sera la squadra ha perso l’anima, la partita e la faccia, forse, perché contro la Sampdoria più debole dell’anno scorso perdere lascia amaro in bocca e molto, molto da meditare…”.