Ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli, durante la trasmissione RadioGoal, ha parlato il presidente Aurelio De Laurentiis. Queste le sue parole:
“Ho sempre detto che le prime partite sarebbero state di assestamento, di conoscenza da parte di un allenatore che manca in Italia da parecchi anni. Ha vinto tanto ed ha tanta esperienza, ma cambiando si ricomincia da capo. Mi scuso con i tifosi perché vogliono vincere tutto e subito ed avevano fatto la bocca buona con le prime due vittorie. Io ero più attendista perché ho sempre pensato che ci vorranno 7-9 gare per assestarsi.
Quando si dice che Ancelotti sta facendo suo il Sarrismo non è vero, ha bisogno di capire ciò che è meglio fare. Non c’è solo il Napoli, bisogna saper studiare anche gli altri e cosa hanno/non hanno.
La Juve si dice sempre che è una grande squadra e non c’è dubbio. Ma se avessimo preso Ronaldo ed avesse segnato 0 gol in 3 partite sarebbe stato un dramma a Napoli. La Juve sa affrontare alla grande tutti i problemi.
Vincere 3-2 non è una grandissima vittoria, ma noi siamo emotivamente i numeri uno. Si sa che tutta la città è così, dalla Solfatara agli scossoni del Vesuvio. Nel sangue napoletano c’è un ribollore continuo. Noi siamo napoletani, punto e basta!
Ounas è stato un’intuizione di Giuntoli che un giorno mi disse che avremmo dovuto prendere un ragazzo per spaccare le partite. Gli chiesi cosa intendesse e mi rispose che avrebbe sbloccato il risultato in momenti difficili. Ieri Ancelotti ha pensato proprio a questo.
Mertens ancora non lo vedo al top, nonostante abbia già dimostrato di essere un fuoriclasse.
Io sono tranquillo, perché bisogna avere pazienza sapendo che Ancelotti ci farà crescere nel tempo. L’altro anno ho perso 15 milioni, quest’anno ne perderò 25. Però sono tranquillissimo, perché sono anni di crescita e non è scritto da nessuna parte che gli olandesi debbano dire che il Napoli è la squadra che è cresciuta di più al mondo negli ultimi anni.
Champions? Ci sono rimasto male perché mi farò spiegare dall’Uefa – domani sarò lì probabilmente – perché il Liverpool è in terza fascia, dato che è arrivato in finale di Champions. Sono dei casinari. Francamente che si debba giocare con il Liverpool in terza fascia è un’anomalia clamorosa. Ma, detto questo, se si deve vincere è meglio farlo contro squadre importanti. Si cresce anche così ed abbiamo un allenatore internazionale.
Non era in programma di cedere Koulibaly, perché è uno dei centrali più forti al mondo. Venderlo sarebbe significato ripartire da zero.
Ferrero? Sono contento per lui, perché è uno che ci mette la fede e la passione. Meglio perdere con uno come lui. Lo sfottò con lui è continuo, ci divertiamo così.
I processi non li facciamo perché vogliamo continuare a lavorare bene in un contesto difficile, come quello del calcio. Piano piano emergeremo e cresceremo come squadra“.