Uno dei meriti di Carlo Ancelotti in questi primi mesi all’ombra del Vesuvio è stato sicuramente quello di aver quasi annullato il concetto di “titolarissimi” del triennio sarriano. In poco tempo si è passati da un undici titolare impresso sulle tavole di marmo come i dieci comandamenti al Napoli senza panchinari e con pochi veri intoccabili. In queste prime sette gare, il tecnico di Reggiolo, non ha mai schierato la stessa formazione concedendo a tutti, tranne Ounas, una chance dal primo minuto ed utilizzando tutti i giocatori a disposizione.
L’ultimo in ordine di tempo ad aver avuto la sua vetrina è stato Kevin Malcuit nell’infrasettimanale di ieri sera al San Paolo con il Parma. Il terzino franco-marocchino ha dimostrato che anche sulla fascia destra ci può essere alternanza. Dopo anni di straordinari di Hysaj, finalmente anche l’albanese potrebbe avere la giusta concorrenza.
Elseid Hysaj nei tre anni con Maurizio Sarri sia per la forma mentis del toscano ma anche per la mancanza di vere alternative di livello sulla fascia destra è stato uno dei giocatori più impiegati degli ultimi anni. L’albanese è certamente un giocatore ordinato e che come primo obbiettivo personale in campo sembra avere quello di non “far danni”. Un tempo sarebbe stato definito un giocatore di rendimento. Uno di quelli che sbagliano poco ma che raramente si faranno notare per qualche partita sopra le righe. Il giocatore da “compitino”, senza infamia e senza lode.
Kevin Malcuit nel bene e nel male invece sembra essere tutt’altro. Impossibile non notare le differenze tra i due. Erano anni che il Napoli non aveva un vero terzino di spinta sulla fascia destra, con buona pace di Christian Maggio che da esterno di un centrocampo a cinque per restare in azzurro dovette trasformarsi in terzino nella seconda metà di carriera. La fase offensiva della squadra negli ultimi anni ne è l’esempio lampante. La catena Hyaj, Allan, Callejon sembrava fatta per difendere, recuperare palloni e ricominciare l’azione dalla sinistra. Solo grazie alle illuminanti palle tagliate di Insigne verso il numero sette si concludeva verso la rete. Malcuit ieri sera invece ha dimostrato una naturale prerogativa per i cross, gli inserimenti senza palla e una discreta velocità. Sembra essersi integrato bene con il resto del gruppo riuscendo più volte a fraseggiare con i compagni e a servire buoni palloni nell’area avversaria non sempre sfruttati a dovere dal resto della squadra.
Naturalmente l’avversario ieri non era dei più temibili. Il Parma poco ha fatto per mettere in apprensione il numero 2 azzurro in fase difensiva. Ancelotti lo ha chiamato, Malcuit al momento ha risposto presente, in attesa di test maggiormente probanti Hysaj è stato avvertito. Ci sarà da pedalare sulla fascia destra azzurra.
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ILARIO COVINO
Articolo modificato 6 Nov 2020 - 12:18