Carlo Ancelotti, tecnico del Napoli, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia di Juventus-Napoli.
Queste le sue parole evidenziate dalla nostra redazione: “Non vi do nessun nome oggi. Abbiamo fatto l’allenamento, stiamo tutti bene. Per il resto credo che la squadra sta bene, è motivata per giocare la partita. Il problema è mio per la formazione, più di undici meriterebbero di giocarla, per condizione e per quel che hanno dimostrato. Non vi preoccupate, è un problema mio. Domani è un test importantissimo, per valutare il nostro momento attuale. Credo che dopo le partite che abbiamo giocato, a mio modo di vedere le cose, il momento è buono. Con la Juve vediamo se avremo ulteriori conferme, o se faremo un passo indietro. Sono fiducioso, ci arriviamo in condizioni ottimali. Cercheremo di ripetere quanto fatto nelle ultime due contro una grandissima squadra.
A Torino ci son tornato una settimana fa: la Juve è il mio passato, non lo considero un neo. Mi son trovato benissimo lì, a livello di risultato non è andata benissimo ma mi ha aiutato a crescere e capire la organizzazione che deve avere una grande società. Giocare contro la Juve è una grande eccitazione, è una partita di livello, sarà un bello spettacolo. C’è già il pensiero per la partita, che si affronterà con serietà e applicazione, succede a livello mentale davanti alle grandi partite. Allegri ha tanta esperienza e sa benissimo come giochiamo e quanto abbiamo cambiato, nel calcio ormai non vi sono più segreti. Si conoscono già benissimo le squadre che si affrontano. Per il resto, Ronaldo-Insigne non è uno scontro individuale, è Juve-Napoli. Alla fine vince chi gioca meglio, con Ronaldo o con Insigne.
Se per altre partite si deve essere attenti ai piccoli particolari, qui si sa benissimo che tutti saranno motivati e determinati, l’attenzione da prestare è l’eccesso di nervosismo e preoccupazione. Si deve essere focalizzati e concentrati. Una partita così non ha bisogno di motivazioni, la squadra sa che gioca contro un avversario fortissimo. Meno si parla, meno danni si fanno. Allegri? Un grande tecnico, ha tanta esperienza e tanta praticità, in una parola è molto, molto pratico. Tira fuori il meglio dalle qualità che gli mettono a disposizione. La partita perfetta che immagino è quella dove tieni il possesso palla al 95% (ride, n.d.r), concretizzi tutte le palle gol e vinci ogni contrasto. La partita che si avvicina alla perfezione è quella dove tu prepari delle cose e le riesci ad esprimere sul campo. Questa partita vale tre punti, non vale di più. Arriva in un periodo fresco del campionato, dopo però per l’aspetto mentale, una vittoria, ci darebbe maggior entusiasmo. Questa è una squadra ancora molto giovane. Favorito o sfavorito, credo che domani il Napoli metterà sul campo le sue qualità, la Juve delle altre. La Juve giocherà per limitare le nostre qualità, noi le loro, che sono tantissime. Non credo che ci sarà una favorita, non mi interessa saperlo. Ci son giocatori che hanno giocato mercoledì che sicuramente giocheranno. La partita infrasettimanale altro non ha fatto altro che aumentare i dubbi per domani. Tutti speravamo che Malcuit facesse quel che ha fatto, ma era una speranza: è arrivato da poco, si doveva inserire, ha fatto bene ed ha aumentato i dubbi.
Il mio rapporto con Cristiano Ronaldo? Per Cristiano nutro infinita riconoscenza, perché al di là dei suoi gol fondamentali per la Decima, soprattutto per le qualità umane e professionali. Sono felice sia in Serie A, per il calcio italiano è un valore aggiunto averlo qui. Pallone d’Oro? Per me dovrebbe sempre vincerlo, ma quest’anno han premiato un giocatore a cui ugualmente sono affezionato (Modric, n.d.r). Non ho mai firmato in vita mia per un pareggio, anche dopo scoppole assurde, vado avanti così: non pensiamo al risultato ma a fare una partita bella, intensa, come nelle ultime due. Le difficoltà aumentano, inevitabilmente, avremo più pressione e più attenzione, ma non ci dobbiamo discostare tanto dal Napoli delle ultime due: è quella la squadra che voglio.
Non so se in Allegri ci sia qualcosa di Ancelotti, di certo così credo che ci sia la praticità soprattutto e la conoscenza di un calcio legato alle caratteristiche dei giocatori che hai. Koulibaly è uno dei più forti al mondo nel suo ruolo, Malcuit ha cominciato molto bene, nel primo match che ha giocato. Deve migliorare tatticamente, ma è partito benissimo. Le ultime due sono state giocate bene anche perché abbiamo giocato superando le difficoltà, anche grazie alle capacità dei giocatori. Insigne come Del Piero? Io sono arrivato alla Juve con Alex che già era un grandissimo, così come Lorenzo. Ora sta giocando in una posizione diversa, ci dà dei vantaggi. Se è d’accordo come credo, non è un problema che resta lì. Una delle cose che più mi ha soddisfatto è il lavoro difensivo delle punte. Callejon è importante, ha esperienza, sa bene cosa deve fare, un giocatore fondamentale per questa squadra. Considerando la giovinezza della squadra, avere giocatori come lui è di aiuto. Rammarichi in questo inizio? Genova e Belgrado. Nessun problema con la designazione di Banti. Non sono qui per pettinare le bambole, voglio portare a casa qualcosa di importante con questa squadra e ci sono tutte le condizioni: rosa di qualità, organizzazione societaria ed entusiasmo in città. Ghoulam sta svolgendo lavori individuali, deve recuperare solo il tono muscolare ma lo aspettiamo, come Meret. Mertens a Torino ha mostrato di essere in ottima condizione. Sulla formazione vi frego sempre? Ma voi venite da tre anni in cui… (ridono tutti, Ancelotti fa segno con la mano per indicare qualcosa di fisso e schemati, n.d.r)”.
Articolo modificato 29 Set 2018 - 08:03