Una distanza chiamata Cristiano Ronaldo

Ebbene sì, il Napoli è stato drasticamente riportato con i piedi per terra. La squadra di Carlo Ancelotti è stata sconfitta per 3-1 dalla Juventus che, al netto delle discutibili decisioni arbitrali, ha dimostrato ciò che un po’ tutti già sapevano: di essere nettamente la squadra più forte del campionato italiano.

Eppure il Napoli aveva iniziato bene la gara, tenendo testa ai bianconeri, ma paradossalmente dopo il gol di Mertens gli azzurri si sono spenti. Il baricentro si è abbassato fin troppo, lasciando il pallino del gioco alla Juventus. Le ripartenze si sono fatte così più complicate ed inefficaci, e alla lunga i bianconeri ne hanno ovviamente approfittato. Però cosa ha davvero fatto la differenza tra Juve e Napoli? Semplice: i campioni. Anzi, il campione.

JUVE-NAPOLI, CR7 HA FATTO LA DIFFERENZA

Già, perché al netto dell’ottima gara disputata dalla banda Allegri, è stato innegabile l’impatto che ha avuto sulla gara Cristiano Ronaldo. L’asso portoghese è stato il calciatore più pericoloso della Juventus. Da destra, da sinistra e anche al centro. Ha spaziato su tutto il fronte d’attacco ed è stato sempre lui a propiziare le tre reti juventine. Prima l’assist per Mandzukic dopo aver seminato Hysaj sulla fascia, poi il tiro con il pallone stampato sul palo su cui si è avventato come un falco l’attaccante croato; ed infine il colpo di testa spizzato e poi corretto in rete da Bonucci. Insomma, il risultato in favore dei bianconeri è stato deciso dalle giocate di Ronaldo.

RONALDO VS INSIGNE: NUMERI A CONFRONTO

E i numeri lo confermano: 8 tiri totali dei quali 5 nello specchio della porta, 50 palloni giocati, 26 passaggi effettuati con una precisione del 92,3% (3 passaggi sbagliati, ndr), 2 dribbling effettuati (uno dei quali ha portato poi al gol del pareggio di Mandzukic) e 3 occasioni da gol create. Impietoso il confronto con il suo dirimpettaio Lorenzo Insigne, ovvero quello che al momento è considerato il miglior giocatore della squadra partenopea.

L’attaccante napoletano ha tirato verso la porta 3 volte, non centrando mai lo specchio. Sono 52 i palloni toccati e 42 i passaggi effettuati (con una precisione dell’82,9%), mentre sono solo 2 le occasioni create e addirittura 0 i dribbling riusciti. Le differenze di Juve-Napoli sono racchiuse tutte nel confronto tra i due top player della squadra. Uno ha inciso, eccome. L’altro purtroppo non ci è riuscito.

LA VERA DIFFERENZA TRA JUVE E NAPOLI

Questa è la grave pecca del Napoli di quest’anno: in rosa ci sono ottimi calciatori e l’organizzazione sta diventando sempre più efficace, ma soprattutto in attacco mancano giocatori che si possano considerare dei fuoriclasse, ovvero quei calciatori che fanno la differenza. La squadra di Ancelotti ha comunque dimostrato di essere sulla strada giusta, non esce affatto ridimensionata da Torino. Anzi, tra le inseguitrici della ‘Vecchia Signora’, è probabilmente la formazione con più potenzialità e con i maggiori margini di crescita. E tutto ciò fa ben sperare per il futuro. Eppure la domanda resta: se Ronaldo ed Insigne avessero giocato a maglie invertite, sarebbe finita allo stesso modo?

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Pasquale Giacometti

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