Indipendentemente dal tifo e dalla squadra di appartenenza nel calcio e nello sport in generale dovrebbe prevalere il rispetto per l’avversario.
A quanto pare i tifosi bianconeri non smettono di divertirsi con i loro cori denigratori e xenofobi nei confronti di una città soggetta a continue umiliazioni. Il calcio mette in mostra ancora una volta un’Italia divisa, una guerra senza fine tra nord e sud. Un sacchetto dell’immondizia dedicato a Napoli, il solito Vesuvio che dovrebbe lavare lo sporco che contamina l’anima di un napoletano, attacchi razzisti nei confronti di Koulibaly: qualcuno potrebbe pensare che sono solo cori da stadio. Il calcio spesso e volentieri è l’identità di un Paese che sembra aver smesso di progredire.
Giustizia è stata fatta, si potrebbe pensare. Il Giudice sportivo ha deciso di penalizzare la società bianconera con la chiusura del primo e del secondo anello della Tribuna Sud per una giornata di campionato. A questo va ad aggiungersi anche un ammenda di 10.000 €. Uno stadio mezzo vuoto per far ragionare i tifosi bianconeri sul loro comportamento irriguardoso nei confronti dell’avversario.
E mentre Mister Allegri ha giurato di non aver sentito nulla dagli spalti anche il Napoli è stato penalizzato per un episodio spiacevole: un tifoso napoletano, o presunto tale, durante il match Juve Napoli al 30° del primo tempo, ha lanciato un seggiolino nel settore occupato dalla tifoseria avversaria. La Società Sportiva Calcio Napoli ha ricevuto un’ammenda dal Giudice Sportivo di 15.000 €.
Tale episodio è assolutamente condannabile e il tifoso napoletano (o presunto tale) – che intanto è stato condannato a 6 mesi di reclusione con sospensione della pena, deve essere condannato e allontanato per un’azione così vile. Ciò che fa riflettere sono le misure diverse adottate dal Giudice Sportivo per comminare le ammende alla società bianconera e a quella partenopea: la chiusura delle curve per una giornata e un’ammenda di soli 10.000 euro dovrebbe essere sufficiente per fare un’esame di coscienza, per far tornare un tifoso sulla “retta via”. Un sediolino lanciato dagli spalti (gesto vile e giustamente condannato) ha fatto scattare invece un’ammenda di 15.000 €, un valore superiore da quello ricevuto dalla Juve.