Marek Hamsik, c’è! In realtà il capitano azzurro azzurro c’è sempre stato da dodici stagioni a questa parte. L’unico dei giocatori scesi in campo ieri ad esserci nella sfida di Europa League di otto anni fa contro i Reds. Dodici anni di cambiamenti continui di posizione, di prese di coscienza, di gioie ma anche di critiche asprissime da parte di chi vede in lui un grande campione e nulla o quasi gli perdona per le grandi qualità che ha e che non sempre è riuscito ad esprimere con continuità.
Da Reja ad Ancelotti passando per Mazzarri (il suo grande mentore), fino agli anni di Benitez prima e Sarri poi. Ogni allenatore gli ha chiesto cose diverse cercando di sfruttare al meglio le sue qualità, di far emergere le naturali attitudini per la fase offensiva e per i tempi d’inserimento che gli hanno consentito di siglare 120 goal in maglia azzurra.
Carlo Ancelotti, però, complice anche l’età di Marekiaro ed una tenuta fisica non più brillantissima, ha deciso di spostarlo venti metri più dietro, dargli le chiavi del centrocampo e della cabina di regia. Una scelta presa dal primo giorno in azzurro e che dopo un paio di mesi di apprendistato sembra stia per produrre i primi frutti.
In pochi probabilmente si aspettavano di vedere il numero 17 azzurro in campo per due volte di fila contro avversari come Juventus e Liverpool. Ancelotti ci ha abituato a grandi rotazioni in questi primi mesi di campionato e tranne Koulibaly, Allan e Insigne nessuno è sicuro di giocare due partite di fila. Carletto però ha sorpreso tutti ancora una volta.
Dopo una gara non proprio brillante di Hamsik all’Allianz, rivedere lo slovacco in campo contro una squadra come il Liverpool, che fa della corsa e della grinta le sue qualità principali, sembrava a dir poco complesso. Ancelotti ha chiamato Hamsik ad una presa di responsabilità, schierandolo titolare nelle due sfide più importanti di quest’inizio stagione. Contro gli inglesi il capitano ha risposto presente!
Contro i Reds si è finalmente vista una partita di alto livello da parte della cresta più famosa della Serie A. Troppo facile per uno come lui sciolinare calcio contro squadre come il Torino e fallire poi la sfida contro la Juve. Contro il Liverpool, invece, abbiamo finalmente visto un Hamsik sempre al centro del gioco, che fino a quando ha retto fisicamente non ha quasi mai sbagliato un pallone.
Marek Hamsik c’è! Ancelotti gli ha dato fiducia, ora sarà compito suo riprendersi tutto il pubblico napoletano che ancora mugugna ad ogni palla sbagliata. Da oggetto estraneo a leader tattico del Napoli di Carlo Ancelotti, da giocatore più sostituito d’Europa nella gestione Sarri a fulcro di un centrocampo in continua evoluzione come tutta la squadra.
RIPRODUZIONE RISERVATA
ILARIO COVINO
Articolo modificato 6 Nov 2020 - 12:05