L’avvocato della SSC Napoli, Mattia Grassani, ha parlato ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli per parlare della possibile squalifica europea che grava sullo stadio San Paolo (LEGGI QUI). Ecco quanto evidenziato da SpazioNapoli:
“Il procedimento della UEFA è stato notificato. Lo stadio San Paolo è già sotto attenzione in campo europeo e inoltre è l’impianto con più segnalazioni disciplinari in Europa. Sono stati notificati l’introduzione di fumogeni e materiale pirotecnico nelle Curve, eppure noi abbiamo provato a fare il massimo per la sicurezza. Avevamo oltre 600 steward, ma ciò non è bastato perché le vie di fuga (scalini, ndr) erano bloccate e i fumogeni erano stati introdotti. Purtroppo la struttura dello stadio San Paolo si presta a queste problematiche. Noi proveremo a difenderci anche puntando su questo, spiegando che tutte le tifoserie e tutti gli impianti sono diversi tra loro.
Stadio chiuso? Lo escludo, i provvedimenti potrebbero riguardare solo i settori indicati (le Curve, ndr). Una partita come quella con il PSG non si può giocare a porte chiuse. Il nostro obiettivo è scongiurare la chiusura di uno o più settori e ottenere solo una sanzione pecuniaria. Stiamo lavorando per far giocare la partita con tutto il tifo a disposizione della squadra. Abbiamo alcuni giorni per preparare la nostra difesa.
Ripeto, la UEFA attenziona il Napoli da tempo, perciò eravamo preparati e vi sposso garantire che i controlli sono stati capillari. Speriamo che la UEFA capisca la nostra buona fede. Speriamo di cavarcela con una sanzione di una decina di migliaia di euro. Norme troppo rigide? Purtroppo queste sono le regole imposte dalla UEFA. Il giorno dopo i commissari hanno visionato anche tutti i video di sorveglianza, trovando circa 4mila tifosi non coperti da reti di recinzione, oltre a fumogeni di vario colori. Ovviamente loro pensano che stia arrivando un attacco aereo (scherza, ndr). Bisogna educare i tifosi ad un comportamento che non crei problematiche, ma non creiamo lo spauracchio con il San Paolo a porte chiuse contro il PSG: tutto lo stadio certamente non sarà chiuso.
Responsabilità oggettiva? Discorso lungo, bisognerebbe parlarne in un convegno. Purtroppo se anche un solo sconsiderato dovesse svegliarsi la mattina e voler fare un danno al club, a farne le spese sarebbe la società. Come si può superare questo problema? Soltanto implementando la sicurezza e le misure di prevenzione. La UEFA dovrebbe comunque essere più elastica. Ad esempio se tutta una Curva dovesse offendere l’arbitro, allora sarebbe giusto squalificare l’intero settore. Ma se dalla Curva dovessero partire tre cori da parte di pochi tifosi, allora la sanzione dovrebbe essere diversa“.