Il collega Antonio Corbo ha realizzato il consueto editoriale per La Repubblica. Il giornalista sottolinea come il vento stia cambiando, la Juventus appare più vulnerabile rispetto alle passate stagioni:
“Il primo è la decisione della Corte sportiva d’Appello nazionale. Respinge il ricorso della Juve contro la chiusura per un turno della sua Curva Sud. Giusto, se la Juve perdona e difende tifosi che invocano un vulcano come un detersivo per città di Napoli non può graziarli la magistratura sportiva. Ma c’è di più. L’11 ottobre i giudici di Appello bocciano il ricorso e raddoppiano da uno a due turni la sanzione. Sentenza corretta, ma per gli osservatori più acuti appare come una sberla al club più potente e riverito d’Italia. Come dire: la Juve è come gli altri, ed i suoi tifosi non sono diversi.
Sta cambiando il vento. E il Napoli stavolta risale la corrente con una nuova politica federale. De Laurentiis non si concentra solo sulla Lega per riforme che migliorino i profitti, ma salta prima della Juventus sul vagone che il 22 ottobre darà alla Federazione il nuovo presidente, Gabriele Gravina. Mentre Andrea Agnelli tergiversava, forse nella speranza di sostenere l’insostenibile Michele Uva, Aurelio De Laurentiis è stato tra i primi a puntare su Gravina. Ora sono grandi amici.
È un caso, la sentenza anti-Juve conferma un nuovo indirizzo. La diversa politica federale, con il Napoli e le milanesi in prima fila, dovrebbe rendere più sereni anche gli arbitraggi. Non è serena invece la Juve, che non ha ancora spiegato l’improvvisa esclusione di Beppe Marotta dal vertice societario dopo sette scudetti”.