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Nikola Maksimovic, l’uomo della Champions – La rinascita del muro!

Chi solitamente non rientra nei titolarissimi finisce per scendere in campo nelle partite meno importanti, quelle di Coppa Italia, quelle in campionato per il turnover in vista dei grandi impegni, insomma quelle per far rifiatare le prime scelte. Ma quest’anno stiamo assistendo praticamente ad un paradosso, in un caso in particolare. Si tratta della strana titolarità di Nikola Maksimovic, indietro nelle classiche gerarchie, ma oramai punto di forza in Europa!

Dal Toro a Napoli

Arrivato tra lo scetticismo iniziale, non è mai riuscito a convincere. 26 i milioni spesi da De Laurentiis per portarlo ai piedi del Vesuvio, ma le prestazioni non sono mai state all’altezza. Sarri gli ha concesso qualche occasione, ma sembrava quasi impaurito e con l’errore sempre dietro l’angolo. Così ecco l’immediato prestito allo Spartak Mosca, dove Carrera l’ha accolto con l’auspicio di farlo tornare su ottimi livelli (LEGGI QUI). Detto, fatto. Ci è riuscito l’ormai ex allenatore del club russo, che al rientro al Napoli, lo ha elogiato molto, ritenendolo un futuro campione: “È un buon giocatore, può crescere tanto e le ha le qualità per diventare top nel suo ruolo. Deve però migliorare caratterialmente perché a volte è superficiale. Con me ha giocato a 4 in difesa, ma può giocare anche a 3“.

Nikola Maksimovic, il ritorno

Ed ecco una seconda opportunità, praticamente un’avventura 2.0 con il Napoli. Le presentazioni con il nuovo allenatore, Carlo Ancelotti. Fin da subito ci ha visto qualcosa in lui, facendolo crescere allenamento dopo allenamento già dal ritiro a Dimaro. Da esubero a protagonista, può essere definita così la rinascita di Maksimovic, che ha scalato le gerarchie ed è diventato il terzo centrale difensivo, superando Tonelli e Chiriches (infortunato). Queste gerarchie sono state scalate anche grazie a cessioni ed infortuni, indubbiamente, ma ciò che conta è farsi trovare pronti nel momento in cui si è chiamati in causa. È successo così contro la Fiorentina, gara perfetta della coppia difensiva composta dal difensore serbo e da Koulibaly, che hanno alzato un muro e annullato totalmente una Viola praticamente inoffensiva.

Le notti di Champions

Ma non solo, perché la gara che ha sorpreso tutti è stata quella contro il Liverpool al San Paolo. Difesa a 3 in fase di possesso, uno contro uno in fase di non possesso contro un treno come Sadio Manè. I risultati? Ancelotti ha vinto l’ennesima scommessa, perché Maksimovic è stato praticamente perfetto, giganteggiando lì dietro con i suoi compagni di reparto. Ed ora eccolo, quasi scontata la sua presenza di nuovo in Champions, di nuovo contro un top club. Il PSG è avvisato, l’attacco di Tuchel anche: riecco ancora l’ex Toro a coprire l’out di destra difensivo e nuovamente partita quasi perfetta per lui. Arrivare al Parco dei Principi e costringere Di Maria a cambiare fascia per non trovare un muro davanti è già una vittoria, la piccola immensa vittoria di Maksimovic.

La stagione è lunga e ci saranno tantissime opportunità ancora. Nel frattempo Ancelotti si gode praticamente un neoacquisto, un giocatore che sa essere determinante e sa essere una sicurezza lì dietro. Siamo ancora ad ottobre, ma già ritornano in mente “I tre centrali difensivi, le notti di Champions, NIKOLA MAKSIMOVIC!“.

 

Di GIOVANNI ANNUNZIATA

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Articolo modificato 25 Ott 2018 - 13:20

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Scritto da
redazione