Dietro questo magico Napoli c’è un regista che ha confermato la sua grande fama, quella del più grande, quella del vincente, soprattutto per la mentalità. E proprio di questa mentalità che ha trasmesso Ancelotti, sia in coppa che in campionato, parla oggi il Corriere dello Sport, paragonando il Napoli di ieri a quello di oggi. Eccone un estratto:
“La notte di Parigi è comunque di quelle destinate a restare nella storia azzurra. Per il risultato che alla fine ha però il gusto amaro della beffa, ma soprattutto per l’autorevolezza che la squadra porta in campo e per le emozioni che sa regalare. Liverpool battuto e Psg che si salva all’ ultimo secondo dopo essere stato messo in riga per quasi tutta la partita e a tratti strapazzato addirittura. Come dire che il Napoli di Champions non ha proprio paura di nessuno. Altro che farsela addosso “in albergo” ancor prima di giocarla, la partita. Altro che scappare dalle coppe perché troppe impegnative e ladre di energie. Certo, se in campo ci vanno sempre quelli diventa tutto complicato, ma se la fatica viene divisa in parti quasi uguali, beh, allora è tutt’altra cosa. Eccola, allora, la grande differenza tra il Napoli di ieri e quello d’oggi. Questo il segreto che dà a tutti la voglia di lottare e far scintille. E che fa scoprire al Napoli una personalità persino sorprendente. Girone amaro. Girone maledetto. Girone malfidato, s’era detto. Giusto, ma non tocca più solo al Napoli imprecare. Tocca anche al Liverpool e soprattutto al Psg che il suo futuro in Champions ora dovrà giocarselo al San Paolo. Altro che Napoli ridimensionato nelle sue ambizioni internazionali! Non è così. Questo è un Napoli che quelle ambizioni se le ritrova ingigantite se è vero come è vero che in quanto a gioco ha messo sotto due delle squadre favorite per vincere la Champions“.