Arek Milik è stato intervistato da Walter De Maggio a Radio Kiss Kiss Napoli. Ecco quanto raccolto dalla nostra redazione:
“È una squadra fantastica. Abbiamo giocatori forti dovunque. Siamo tutti amici, siamo un gruppo meraviglioso. Vogliamo fare bene. Empoli? Siamo felici della prestazione, ma si può fare ancora meglio. Nel secondo tempo abbiamo preso gol, ma poi abbiamo segnato altre tre volte. Ancelotti scontento? Il mister vuole sempre dare il massimo, così come la squadra. Contro il PSG sarà una partita dura, ma per questi match si aspetta tutta la vita. Vogliamo fare bene e vincere. Giochiamo davanti ai tifosi, al San Paolo, dove tutto è possibile. Il mister ha vinto tutto nel calcio, ha l’esperienza per vincere ancora. Il nostro obiettivo è andare avanti in Champions League”
“Il Mondiale mi ha dato tanto, anche se non abbiamo fatto bene. È stata un’esperienza bellissima, perché il Mondiale viene ogni quattro anni. Come nazionale dobbiamo crescere. Polonia forte in attacco? Abbiamo belle alternative, noi tre (lui, Lewandowski e Piatek ndr.) abbiamo già fatto bene in passato, ma possiamo migliorare soprattutto io e Piatek che siamo giovani.
Milik poi parla delle critiche ricevute dopo la partita con la Roma: “Per un attaccante se segni tutti ti applaudono, se non segni tutti ti criticano. Succede sempre questo. Devo crescere ancora come calciatore, gli ultimi anni sono stati difficili, ma voglio migliorare ancora. Sono contento che il mister sia felice delle mie prestazioni, ma un attaccante è felice quando segna.
Sulla qualità del Napoli: “Abbiamo giocatori fantastici, una squadra meravigliosa. Siamo giovani e possiamo fare ancora meglio. Siamo sulla strada giusta. Vogliamo vincere e dobbiamo guardare avanti.
Il rapporto con Younes: “Nell’Ajax giocavamo con 4-3-3. Abbiamo fatto un bel campionato, anche se abbiamo perso lo scudetto alla fine”
“Napoli è una città fantastica, soprattutto per il tempo: c’è sempre il sole! Io ho giocato in Olanda, in Germania e in Polonia e in questo periodo fa sempre freddo.
“Zielinski? Piotr è fortissimo, è un fuoriclasse. Io fuoriclasse? Non mi piace parlare delle mie qualità. Non è importante quando parli davanti ai microfoni, ma quando fai parlare il campo”
Articolo modificato 4 Nov 2018 - 00:05