Alex Meret rischia di diventare davvero un caso. L’infortunio è più grave del previsto e il rientro – inizialmente previsto per i primi di settembre – sta diventando sempre più lontano. E, a quanto pare, non avverrà prima del nuovo anno. Lo rivela l’edizione online della Gazzetta dello Sport, che svela:
“Il suo tormento inizia nel primo giorno di ritiro, a Dimaro, nello scorso luglio. In un contrasto di gioco con un ragazzino della Primavera, Meret si frattura l’ulna del braccio sinistro. Il dolore è forte, nemmeno il ghiaccio riesce a ridurne l’intensità. L’infortunio è serio, c’è bisogno dell’intervento chirurgico per sistemargli l’osso rotto. Il 12 luglio, il portiere viene operato nella clinica Pineta Grande di Castel Volturno, per accelerarne la guarigione, gli viene applicata una placca, la prognosi iniziale è di 45 giorni che diventano 60 poco tempo dopo. L’ottimismo post operatorio svanisce in fretta.
Il ragazzo, acquistato dall’Udinese per 25 milioni di euro, comincia la rieducazione, lavora su indicazione dello staff sanitario del club, ma l’arto infortunato non risponde bene alle sollecitazioni: pare che il problema sia dovuto proprio alla placca impiantata nel giorno dell’intervento. Al momento, Meret non è ancora in grado di parare, sul piano fisico lavora intensamente, ma su quello pratico ha ancora qualche difficoltà nel muovere la mano. I tempi di recupero, dunque, si sono dilatati, l’ex Udinese dovrebbe tornare a disposizione di Carlo Ancelotti non prima di un mese. Poi, ci vorrà altro tempo per riportarlo in condizione. L’impressione è che per rivederlo bisognerà aspettare il prossimo anno“.